AutAcademy a Monza per la formazione di giovani con autismo: «Occorre fare meglio per accompagnare questi ragazzi alla vita adulta» – VIDEO

Partiti il 21 febbraio i corsi della AutAcademy nata nella scuola agraria del Parco di Monza. Ecco di cosa si tratta.
MONZA presentazione Aut Academy
MONZA presentazione Aut Academy Fabrizio Radaelli

Dodici giovani con disturbo dello spettro autistico, tra i 16 e i 29 anni, da lunedì 21 febbraio hanno iniziato un innovativo percorso di transizione dalla scuola al mondo del lavoro attraverso il progetto AutAcademy, alla scuola agraria del parco di Monza.

Il progetto è stato presentato ufficialmente venerdì 18, alla Villa Reale di Monza alla presenza del sindaco di Monza Dario Allevi, dell’assessore alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità di regione Lombardia Alessandra Locatelli; il presidente della provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio; del sottosegretario di Stato al ministero dell’istruzione, Rossano Sasso e di Paola Martinelli, presidente scuola di agraria del parco di Monza.

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Tre i percorsi di formazione: cura del verde, informatica per alcune applicazioni degli strumenti digitali come catalogazione, digitalizzazione di documenti ed espressione artistica. Partner del progetto sono Ig Samsic Hr, agenzia per il lavoro e Auticon, azienda di consulenza It che assume solo persone autistiche.

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Il progetto è finanziato dalla provincia di Monza e della Brianza nel quadro del piano per l’occupazione delle persone con disabilità, Lift. Del team didattico-educativo fanno parte: Bert Pichal, esperto di autismo; Maria Cristina Cesana, esperta della scuola agraria del parco di Monza nella cura di giardini e progettazione del verde. Completano il gruppo quattro docenti esperti di informatica e arte dell’associazione e la psicologa Simona Ravera di FacciaVista.

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Tutto è iniziato lo scorso anno al mese di aprile quando Melissa e Matteo Perego, in prossimità dell’esame di maturità del figlio Alessandro si erano interrogati sul suo futuro da giugno in avanti. Avevano chiesto alla direzione della scuola che frequentava di bocciarlo, in quanto i due anni di pandemia avevano tolto ad Alessandro le competenze relazioni per lui fondamentali alla sua maturazione e per l’assenza di progetti ponte. Avuta risposta negativa da parte delle autorità scolastiche avevano preso carta e penna e scritto al sottosegretario all’istruzione con delega all’inclusione, Rossano Sasso.

Una lettera che aveva subito trovato attenzione tanto che i coniugi Perego erano stati convocati al Ministero.

Lì è nata l’idea del progetto AutAcademy che l’assessore alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità di Regione Lombardia, Alessandra Locatelli, dopo aver ascoltato i bisogni della famiglia ha accostato ad altre richieste emergenti sul territorio regionale e finalizzato in una proposta formativa di sostegno delle persone con disabilità.

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Regione Lombardia propone, alla provincia di Monza e Brianza e alla città Metropolitana di Milano di sperimentare, nei proprio piani per l’occupazione di persone con disabilità, dei bandi pilota invitando a presentare progetti di professionalizzazione di persone autistiche sul territorio. Il bando pubblicato dalla provincia Monza Brianza è stato vinto nel dicembre 2021 dalla scuola agraria capofila del progetto AutAcademy con responsabile la psicologa Simona Ravera.

Nel prendere la parola Matteo Perego con la consorte Melissa ha detto: “Occorre ricordare che questi ragazzi hanno tanto talento, però, ci vuole qualcuno che li aiuti a scoprirlo. Il nostro obiettivo che è andato felicemente in porto eviti ad altri genitori il nostro tortuoso percorso per far tesoro della nostra esperienza. Il nostro sistema inclusivo è solo un sistema partecipativo, mentre occorre fare meglio per accompagnare questi ragazzi alla vita adulta. Alle altre famiglie ci sentiamo di dire che non ci si deve mai arrendere né accontentare, ma continuare a bussare a tutte le porte”.

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Il sottosegretario Rossano Sasso ha ricordato che: “AutAcademy è un moderno percorso di formazione per favorire l’inserimento di tanti giovani nel mondo del lavoro, dando loro nuove prospettive una volta terminato il tradizionale percorso di studi. Un progetto. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la tenacia e l’entusiasmo dei genitori di Alessandro che sognavano per il loro ragazzo, così come per tanti altri. Un progetto che replicheremo su tutto il territorio nazionale e siamo già al lavoro in tal senso”.

“Un progetto prezioso per il nostro territorio – ha sottolineato l’assessore regionale Alessandra Locatelli – in grado di valorizzare le competenze di persone con disturbi dello spettro autistico in modo che possano intraprendere percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Regione Lombardia è orgogliosa di poter finanziare progetti di questa portata e il nostro impegno non si fermerà qui. Stiamo già lavorando per accrescere queste esperienze in tutta la regione, incentivando azioni in grado di mettere al centro la persona con disabilità, i suoi sogni, le sue preferenze e garantendo la condivisione delle scelte anche con le famiglie”.

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Il presidente provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio, ha posto l’accento sul fatto che “la Provincia gestisce le risorse del fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità attraverso il piano Lift che ogni anno mette a disposizione risorte tra i 3 e 4 milioni di euro, per l’accompagnamento e il mantenimento al lavoro delle persone con disabilità. Sono stati investiti 120 mila euro per aprire il primo percorso di formazione per supportare l’integrazione lavorativa dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Lo scorso anno il nostro piano per le persone con disabilità ha attivato più di 343 doti lavoro per il servizio di accompagnamento e mantenimento al lavoro. Sono state finanziate le indennità di partecipazione ai tirocini di 241 ragazzi e assegnato 724 mila euro in incentivi alle aziende che hanno assunto. Dai dati raccolti nell’anagrafe delle fragilità a cura di Ats Brianza è emerso che all’interno del territorio delle provincie di Lecco e Monza le persone di età compresa tra gli 0 e i 64 anni con il disturbo dello spettro autistico sono 1.896 con una netta prevalenza del genere maschile 4 su 1, e una predominanza delle persone nella fascia 0-19, con una percentuale pari all’86%. Un trend che dal 2006 al 2019 segna un più 7,8%. Cifre che confermano che c’è una popolazione sempre più numerosa di ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico che sta crescendo e diventando adulta che avrà bisogno di supporto e di servizi specialistici pronti ad accompagnarli verso il mondo del lavoro”.

Il sindaco di Monza Dario Allevi e presidente del consorzio Villa Reale e parco si è detto felice di vedere maturare i frutti dei semi che abbiamo gettato qualche anno fa, quando abbiamo promosso il gruppo di lavoro per rendere Monza una città Autism-friendly.