A Paderno Dugnano la campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre è entrata nella fase calda anzitempo, con un atto di vandalismo e inciviltà ai danni della locale rappresentanza di Alleanza Verdi Sinistra, la rappresentanza che unisce gli ambientalisti della sinistra con a capo Eleonora Evi e Nicola Fratoianni. Mani anonime hanno strappato tutti i manifesti affissi in via IV Novembre e in via Roma, regolarmente affissi poche ore prima negli appositi tabelloni pubblicitari installati nei pressi dei due ponti del Seveso. I manifesti pubblicizzano la presentazione, che si svolgerà giovedì 25 agosto presso l’Auditorium Tilane di piazza Divina Commedia. Probabilmente qualche avversario politico, approfittando del “deserto” agostano anche nelle vie del pieno centro città, ha deciso di fare piazza pulita di tutte le affissioni.
La reazione contrariata della rappresentanza locale
Molto contrariata e all’insegna della condanna, la reazione della locale rappresentanza del partito, che è erede di una importante tradizione ambientalista di sinistra a Paderno Dugnano. Dove i Verdi hanno amministrato per diversi mandati, con riscontri elettorali eclatanti, anche nella fase della massima espansione residenziale ed edificatoria che in pochi anni, tra gli anni 90 e i 2000, portò la città del Grugnotorto ad aumentare la popolazione residente di decine di migliaia di nuovi abitanti. Tuttora, le associazioni come Legambiente e altre di stampo ambientalista, non direttamente collegabili all’alleanza, ma che perseguono in parte gli stessi ideali, sono molto attive in città con iniziative, collaborazioni nelle scuole convegni. «Per noi – commenta la locale rappresentanza – in democrazia, le opinioni, i valori, le cose da fare e come farle, si confrontano liberamente e chi la pensa diversamente si rispetta comunque. Da parte nostra continueremo a cercare di diffondere ciò in cui crediamo sia giusto». I momenti di tensione sul tema delle affissioni politiche del resto, non sono nuovi a Paderno Dugnano: alcuni anni fa, la Lega fu costretta a pagare una sanzione per affissioni non autorizzate che pubblicizzavano la festa del partito. E a quei tempi la Lega era in maggioranza e alla guida della città. Nel caso di Alleanza Verdi Sinistra le affissioni strappate erano regolarmente autorizzate dal Comune.