La Regione Lombardia tiene in scacco la Provincia di Monza per parlare di Pedemontana con i sindaci brianzoli. Almeno questa è la conclusione che si può trarre dalle parole del Pd e del gruppo di opposizione Brianza Rete Comune che siede nel palazzo di via Grigna.
«Avevamo chiesto che venisse organizzata un’assemblea dei sindaci in Provincia per affrontare il tema di Pedemontana – ricorda Vincenzo Di Paolo, capogruppo in consiglio provinciale per il gruppo Brianza Rete Comune – per poter dare voce ai Comuni e approfondire la questione insieme a tutti i soggetti istituzionali, nel tentativo di sviluppare una strategia comune per la tutela del nostro territorio. Il presidente aveva accolto la proposta e si era impegnato a convocare l’Assemblea, invitando i vertici della società Pedemontana».
Invece le cose sembrano cambiate. «Santambrogio ha dichiarato martedì 1° febbraio, in consiglio provinciale, che la riunione con i sindaci dovrà essere rinviata perché, dopo settimane, non è ancora arrivata la conferma di partecipazione. Sembra che i referenti della società abbiano chiesto il permesso all’assessore Claudia Terzi per partecipare e che l’assessore regionale non abbia ancora dato una risposta» spiega Di Paolo.
A rincarare ulteriormente la dose ci ha pensato il segretario provinciale del Pd Pietro Virtuani.
«Stupisce il fatto che si debba passare da Terzi per avere un consenso a partecipare a un incontro richiesto dai rappresentanti delle istituzioni territoriali. Inaccettabile poi che l’atteggiamento dei vertici regionali generi ritardi e rinvii, di fatto bloccando l’attività politica delle istituzioni che rappresentano i cittadini» sottolinea Virtuani.
Intanto dal fronte delle opposizioni provinciali non si danno per vinti: «Abbiamo chiesto al Presidente della Provincia – aggiunge Vincenzo Di Paolo – di sollecitare la società e Regione e di confermare comunque la convocazione dell’Assemblea. È necessario che si costruisca un momento di confronto tra tutti i Comuni della Brianza. È un diritto dei rappresentanti delle comunità locali conoscere lo stato di fatto e le previsioni sulla realizzazione dell’opera, analizzare le ricadute e sviluppare possibili soluzioni condivise».
Infine Virtuani lancia un appello verso la Regione. «La giunta regionale – conclude Virtuani – dimostri una reale apertura nei confronti del territorio e favorisca, anziché ostacolare, un confronto indispensabile e non più rinviabile».