Un esposto alla Polizia Locale di Arcore, una segnalazione all’assessore alla Pubblica Istruzione e una all’Ufficio Scolastico Provinciale. Così la mamma di una bambina con disabilità ha provato lunedì 8 marzo a far prevalere il diritto della figlia alla didattica a distanza.
È successo presso la primaria dell’istituto comprensivo di via Monginevro, in via Monginevro. “Mia figlia ha diritto alla didattica in classe – ha detto la donna, impiegata in uno dei cosiddetti settori primari – e invece è stata tutto il giorno sul divano a guardare il soffitto. Mentre i suoi compagni partecipavano alla didattica a distanza che lei non è in grado di seguire”.
Per questo si è presentata davanti alla scuola nella mattina di lunedì, sebbene attraverso il registro elettronico fosse già stata avvisata che la scuola non sarebbe stata pronta fino a mercoledì.
“Me lo hanno scritto gli insegnanti – ha detto – ma io ho spiegato che non l’avrei accettato. Tanto più che altri bambini sono invece stati accolti da oggi. Quali sono i criteri di priorità? Stamattina nessuno me li ha voluti mettere nero su bianco. Per questo ho chiamato i pubblici ufficiali”. E la Polizia Locale è intervenuta sul posto.
L’assessore all’Istruzione Paola Palma ha confermato l’episodio che le è stato segnalato la mattina stessa da parte della cittadina arcorese: “Questa situazione di emergenza fa male a tutti – ha detto – ha tolto serenità alle famiglie e i tempi così stretti hanno messo certamente alle strette la scuola. Detto ciò, questa ragazzina ha dei diritti che vanno tutelati velocemente. Ho chiesto ai Servizi sociali di comunicare questo alla scuola”.
Nel giro di qualche ora, nel primo pomeriggio, la scuola ha informato la famiglia che l’alunna potrà seguire in presenza dalla giornata di martedì 9 marzo.