Arcore: la street art di Real che colora i negozi e regala buone vibrazioni

Commercialista di professione, street artist per regalare un'ondata positiva di colore alle città. Tutto è cominciato dalla serranda grigia di un'edicola.
Arcore Gilberto Real street art
Arcore Gilberto Real street art

La carta d’identità riporta il nome Gilberto, professione contabile, ma quando firma i suoi disegni, che siano sui muri, sulla carta o sulla stoffa, il suo nome è Real. Lo stesso nome che da qualche settimana è comparso su alcune saracinesche di Arcore. All’inizio è stata l’edicola di via Parini, riqualificata per un gesto d’amore.

Arcore Gilberto Real street art
Arcore Gilberto Real street art

Arcore: la street art di Real che colora la città, tutto è cominciato dall’edicola di via Parini

«Ogni mattina porto mio figlio all’asilo che si trova proprio davanti all’edicola e quella cler grigia e piena di scritte non mi è mai piaciuta. Volevo donare a mio figlio e agli altri bambini qualcosa di bello da vedere».
E così si è presentato dal titolare dell’edicola con la sua proposta: un disegno su tutti e quattro i lati delle Tartarughe Ninja, in omaggio a suo figlio. «All’inizio è rimasto perplesso, ho cominciato a disegnare un solo lato dell’edicola ma il risultato gli è piaciuto talmente tanto che poi mi ha detto di completare anche il resto. Adesso è bello passare di lì ed è bello sapere che quel disegno è dedicato a lui».

Arcore Gilberto Real street art
Arcore Gilberto Real street art

Arcore: la street art di Real che colora la città, il passaparola

Tutto questo succedeva a settembre, poi il resto lo ha fatto il passaparola. Quell’edicola così diversa, così newyorkese è piaciuta anche ad altri commercianti che hanno chiesto a Real di abbellire anche le loro vetrine. «Mi ha chiamato il titolare di una pizzeria di Villasanta, la stessa dove vado a prendere la pizza da una vita. Non sapeva che facessi il writer. Per la sua saracinesca gli ho proposto il Diavolo della Tasmania accanto a una fetta di pizza».

Real disegna da sempre, da quando seguiva il fratello maggiore e i suoi amici che andavano a disegnare con le bombolette sui muri della periferia al quartiere Niguarda, dove abitavano da ragazzi. «Si inizia dallo studio delle lettere che vengono poi modificate fino a diventare un marchio, una firma riconoscibile dell’autore. Si parte dallo stampatello e poi si evolve. È una sfida continua con se stessi per creare lettere sempre più creative e complesse, e con gli altri writer, una sfida creativa».

Arcore: la street art di Real che colora la città, i social e le idee per la città

Ora che si è fatto conoscere, anche grazie ai social dove posta i suoi lavori, moti dei quali dedicati ai personaggi della Marvel, gli piacerebbe intercettare l’amministrazione comunale, per avere il permesso di disegnare altri muri, magari partendo da quello vicino a casa. «Quando termino un lavoro mi piace vedere la reazione della gente, vedere l’effetto che fa. Mi piacerebbe abbellire altri angoli di Arcore, restituendo colore e bellezza dove ci sono muri spogli o imbrattati».

Arcore: la street art di Real che colora la città, un lavoro anche all’ospedale di Vimercate

Real ha realizzato un graffito anche all’interno del reparto di oncologia dell’ospedale di Vimercate, chiamato dal personale sanitario: un grande intestino attorniato da microbi buoni e cattivi, per sensibilizzare sul tema della prevenzione: «Sono felice quando posso disegnare, sarebbe un sogno poter vivere della mia arte».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.