Arcore, il circo dei tigrotti non paga e il Comune stacca la luce

Il Circo di Barcellona ancora ad Arcore rimane al buio perché senza permesso di occupazione del suolo e per non aver pagato 2.600 euro di corrente elettrica. Nell’area di via Monterosa ci sono ancora tre persone, 8 tigri e una leonessa.
Arcore, Alex Franchetti del circo di Barcellona
Arcore, Alex Franchetti del circo di Barcellona Michele Boni

Il Circo di Barcellona ancora ad Arcore rimane al buio perché senza permesso di occupazione del suolo e per non aver pagato 2.600 euro di corrente elettrica. Da una decina di giorni il Comune ha deciso di staccare il generatore della corrente elettrica lasciando nell’oscurità della notte la famiglia Franchetti che da inizio febbraio ha piantato le tende e le carovane nell’area feste di via Monterosa.

Il circo non più tardi di un mese fa aveva visto venire alla luce due tigrotti, Rambo e Elsa, da mamma Tundra e papà Tyson. Questo lieto evento aveva rimandato la partenza per una serie di spettacoli in provincia di Piacenza alla fine aprile: non potendo trasferire i cuccioli, che avrebbero rischiato di morire nel trasporto perché troppo piccoli, parte della carovana è rimasta ad Arcore per tutto marzo e buona parte di aprile.


LEGGI Il circo se ne va, le tigri restano: ad Arcore sono nati i tigrotti Elsa e Rambo

Il Circo di Barcellona in teoria avrebbe dovuto partire a fine febbraio, una volta concluse le esibizioni, mentre due mesi dopo l’area è ancora occupata da tre persone, 8 tigri e una leonessa. Ad oggi il permesso di occupare il suolo pubblico è scaduto da almeno 40 giorni e la corrente non pagata nell’ultimo mese e mezzo ha peggiorato la situazione già complicata.

«Credo che abbiamo fatto tutto il possibile per venire in contro alle esigenze del circo – ha affermato il sindaco Rosalba Colombo – però a un certo punto ci sono un regolamento da rispettare e l’energia elettrica da pagare. Noi d’altronde rispondiamo anche ai nostri cittadini e chiunque deve rispettare le norme».

Alex Franchetti, domatore, cerca ancora uno spiraglio per un accordo: «Noi siamo esseri umani – ha detto l’artista circense – e restare al buio pesto è veramente pericoloso. Qui rischiamo che magari la sera non riuscendo a vedere nulla scappi un animale. Noi chiediamo che ci venga riattaccata la luce per altri 10 o 15 giorni. Una volta che i tigrotti, visitati dai veterinari, potranno viaggiare ripartiremo, non vogliamo certo restare qui una vita. È vero, non abbiamo pagato la corrente, ma abbiamo chiesto la possibilità di rateizzare l’importo che possiamo saldare appena riprenderemo il tour. D’altronde le serate qui ad Arcore a livello di pubblico non sono andate benissimo. Non chiediamo al Comune di mantenere i nostri animali come a volte fanno altre amministrazioni , ma almeno di darci un filo di luce».

L’amministrazione però non fa sconti: «È vero ci hanno chiesto di dilazionare i pagamenti – chiosa il primo cittadino – però quando gli abbiamo detto che una rata doveva essere pagata subito non si sono più fatti vedere. Non possono mica occupare quel terreno per sei mesi». La situazione rimane bloccata e soprattutto il circo rimane al buio.