Immagini e parole che trasmettono tante emozioni nel video di Alessio Bastianello, arboricoltore desiano. Una “video-biografia” di poco meno di una decina di minuti, pubblicata sui social e sul suo sito (www.treerex.it) , che racconta il suo mestiere, il suo approccio con gli alberi, la sua passione e l’amore per la natura. Cinquantasei anni, da oltre 25 anni il desiano si dedica alla cura degli alberi, soprattutto in contesti urbani, con il “treeclimbing”, una tecnica, spiega, che: «permette ad un operatore di accedere direttamente all’interno della chioma e di muoversi da un ramo all’altro in sicurezza grazie all’uso delle corde collegate ad una imbracatura».
“Radici” è il titolo del video, in cui Bastianello si racconta: «Il treeclimbing è un modo per approcciarsi agli alberi e curarli -dice nell’intervista – Uso la parola “cura” e non “manutenzione”, perché gli alberi sono esseri viventi. Faccio questo lavoro perché mi piace. Non è solo una questione economica. Stare a contatto con l’albero, sentirlo, percepire gli equilibri che ci sono dentro è ciò che più mi emoziona».
Nel video si vede Alessio impegnato nel suo lavoro. «Era da tempo che sognavo di fare un video sulla mia attività – commenta – Il progetto è nato per caso, dall’incontro con un videmoaker. Sono rimasto stupito del risultato. E’ proprio come lo immaginavo. Il video racconta me stesso, così come sono. Nel nostro mondo, ci sono diversi video che affrontano questioni tecniche. Mancava, invece, un progetto che spiegasse il lavoro da un punto di vista più romantico e filosofico». Bellissime le immagini che portano lo spettatore direttamente “dentro” gli alberi.
«Il tree climbing è un’attività poco invasiva. Permette di arrivare là dove serve il taglio e quindi di fare il lavoro nel modo migliore possibile». Alessio per un periodo ha lavorato anche in azienda, finché non ha deciso di dare una svolta alla sua vita. «Io nasco come alpinista. Per un po’ di tempo, però, ho lavorato in un’azienda. Ad un certo punto. ho fatto la scelta. Ho capito che il giardiniere e l’arboricoltore era quello che volevo fare. Mi ritengo un uomo di successo».
Il pensiero del desiano va al figlio Riccardo, di 10 anni, che si vede nel video. «Ognuno di noi ha radici nascoste. Io non posso fare a meno di pensare a mio figlio. Le mie radici. Non mi interessa che arrivi a fare il climber. Ma mi interessa fargli apprezzare l’essere vivente albero. Perchè è davvero un valore lavorare con gli esseri viventi . Curare un albero vuol dire tutelare un patrimonio che lasciamo in eredità all’altro, ai nostri figli»