Chi, in tutti questi anni ha avuto modo di lavorare con lui, ora fa molta fatica ad immaginarlo come un tranquillo pensionato, seduto comodamente in salotto a leggere un giornale. Del resto, il primo a rifiutare questa immagine, è proprio il diretto interessato, Annibale Colombo. Che, dopo 65 anni di lavoro alla Banca di credito cooperativo di Carate Brianza, adesso avrà comunque più tempo per dedicarsi alla famiglia e ai suoi hobby preferiti. «Mi piace -spiega Colombo– suonare il pianoforte. A casa ho un piano che suono regolarmente. Da giovane avevo anche tenuto qualche piccolo concerto, promettevo bene. Poi, però, la carriera bancaria ha preso il sopravvento. E poi ho la passione per i viaggi. Ho sempre viaggiato molto, per vedere, imparare e conoscere». Una filosofia che si è rivelata positiva anche in ambito professionale: Colombo, nato a Carate Brianza, nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2012, ha ricoperto incarichi di responsabilità anche a livello nazionale. Nell’ambito della Federazione lombarda delle Bcc, è stato direttore generale dal 1993 al 1998 e dal 2002 al 2022 componente del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo. Inoltre, dal 1998 al giugno 2016 è stato vicepresidente vicario di Iccrea Banca Spa e dal luglio 2016 all’aprile 2019 amministratore e componente del comitato esecutivo. Il movimento delle Bcc ha voluto così gratificarlo con l’assegnazione della Croce al merito del Credito Cooperativo.
Annibale Colombo: la sorpresa per il riconoscimento
«Francamente -ammette- non me l’aspettavo. Ma, evidentemente, hanno ritenuto che fossi degno di questo alto riconoscimento. Sono contento, la banca va benone ed è in buone mani. Mi sono comunque permesso di esprimere una sola raccomandazione al consiglio d’amministrazione. Come banca, ovviamente, dobbiamo sempre essere efficienti. E poi non dobbiamo mai dimenticare le nostre origini. Questo è un fattore ugualmente importante quanto il primo. Noi dobbiamo sempre essere la banca del territorio, della comunità. La banca che assiste e aiuta le parrocchie, gli enti e le associazioni locali. Noi dobbiamo risolvere quei problemi che la banca “normale” non risolve». Precisa Colombo: «La Bcc è il motore della nostra Brianza. Mi viene in mente, per esempio, la realizzazione dell’Istituto tecnico industriale a Carate Brianza. Un’iniziativa che fece scandalo, perché 50 anni fa c’era ancora chi prevedeva per la Brianza uno sviluppo concentrato sull’agricoltura. E poi penso alla residenza Il Parco, il nostro fiore all’occhiello. Vengono anche dall’estero per vederla e l’apprezzano. Il nostro è un ruolo insostituibile. Se devo fare un bilancio di quanto fatto in tutti questi anni, sono soddisfatto. Di rimpianti non ne ho, non rientra nel mio carattere».
Annibale Colombo: il dettaglio del riconoscimento
La decisione era stata presa il 17 giugno dal consiglio di amministrazione di Federcasse. Il giorno dopo a Milano, durante l’assemblea annuale delle Bcc della Lombardia, l’avvocato Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse, aveva ufficializzato l’attribuzione ad Annibale Colombo della Croce al merito del Credito Cooperativo. Una notizia che lo stesso premiato, più abituato a lavorare in silenzio, che a salire sul palco per prendersi degli applausi comunque meritati, ha quasi fatto passare sotto silenzio. Ma resta il fatto che questa onorificenza, consegnata a Colombo a Roma nei giorni scorsi nel corso dell’assemblea di Federcasse, ha voluto evidenziare i meriti di una persona che per decenni si è impegnata a fondo per il movimento del Credito cooperativo, sia in ambito regionale, sia a livello nazionale. Colombo, classe 1940, ha iniziato a lavorare nella Bcc di Carate Brianza nel 1955, fino ad arrivare nel 1979 alla carica di direttore generale, ruolo che ha ricoperto fino al 1993. In seguito, è stato consigliere d’amministrazione (1995-1998) e poi vicepresidente (1998-2001). Dal 2001 al 2022 è stato presidente. Il successore è Ruggero Redaelli.