Come ridurre lo smog che sta soffocando la Lombardia? Proibendo i fuochi d’artificio il 31 dicembre. C’è anche questa proposta-suggerimento nella lettera firmata dall’assessore all’Ambiente del Pirellone, Maria Terzi, inviata ai sindaci, alle prefetture, alla Città Metropolitana di Milano, ai direttori delle Asl, al presidente di Arpa, ai comandanti delle polizie locali e provinciali e al corpo forestale dello Stato.
Pochi dubbi, per il Pirellone: come dimostrano i dati degli scorsi anni, dal primo gennaio le conseguenze dei botti si fanno sentire anche nell’aria, con un picco di presenza di inquinanti che contengono «valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo». «Anche Arpa Lombardia – spiega l’assessore – evidenzia che la qualità degli inquinanti prodotti negli scoppi, presenti nelle polveri sottili, è particolarmente nociva». Traduzione: «In questa fase di stabilità termica, considerato che l’incremento delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera dipendono dalle condizioni meteo e dai comportamenti dei cittadini, è importante limitare al massimo, o vietare, lo svolgimento dei fuochi. Questo per un positivo effetto delle misure volte a garantire l’incolumità e il benessere delle persone nonché a tutelare gli animali domestici».
«Purtroppo – ha aggiunto il presidente della Regione Roberto Maroni- la conformazione geografica della pianura sono quelle che conosciamo ed è sempre difficile intervenire, ma, nonostante questo, lo abbiamo fatto. Il nostro assessore all’Ambiente Claudia Terzi ha sentito tutte le amministrazioni comunali e ha adottato le misure necessarie».