Anche Arcore e Villasanta se ne vanno: il parco della Cavallera non esiste più

Il parco della Cavallera non esiste più. Gli ultimi due Comuni ad abbandonare il Plis sono stati Villasanta e Arcore, che ora con Concorezzo guardano al Parco Valle Lambro. Vimercate invece entra nel Pane.
Cascina Cavallera a Vimercate
Cascina Cavallera a Vimercate Martino Agostoni

Il parco della Cavallera non esiste più. L’ultimo Comune ad abbandonare il Plis è stato Arcore durante l’ultimo consiglio comunale uscendo dalla convenzione siglata anni fa con le amministrazioni di Vimercate, Concorezzo e Villasanta.

«È solo un passaggio tecnico – ha spiegato il sindaco Rosalba Colombo – perché eravamo rimasti da soli in questo parco e il nostro territorio è solo il 4% del totale».
Quell’area però non andrà persa: «Stiamo attivando l’iter per confluire nel Parco Valle Lambro».


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Un percorso già intrapreso anche da Concorezzo che non è confluito nel Pane (Parco agricolo nord est). «Riteniamo opportuno uscire dalla Cavallera – aveva spiegato qualche mese fa il sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo – perché con la riforma della legge regionale sui parchi questi terreni possono confluire nel Pane che comprende anche il Parco Molgora e il Parco Rio Vallone o nel Parco Valle Lambro. Inoltre perché riteniamo per noi antieconomico entrare a far parte del Parco Agricolo Nord Est. Basti pensare che noi per la Cavallera spendiamo circa 8mila euro l’anno e con questa nuova organizzazione del Pane avremmo spese annuali di circa 30mila euro. Non ci sembra il caso di spendere così tanti soldi».

Per Arcore come ha sottolineato Colombo, «non è una questione economica ma di opportunità perché, oltre a questi terreni che vorremmo far confluire nel Parco Valle Lambro, ne vorremmo aggiungere anche altri vincolati».

Stessa linea di pensiero anche per la vicina Villasanta, che nel Consiglio prenatalizio ha votato la medesima decisione di uscire dal Plis e annettere anche i suoi territori alla Valle del Lambro. L’amministrazione Ornago durante la seduta di settimana scorsa ha spiegato come inevitabile questa scelta poiché la Cavallera non aveva più senso d’esistere.

L’unico Comune che si è mosso diversamente è Vimercate, che è sì uscito dal Plis della Cavallera per approdare però al Parco del Molgora, che rientra nel progetto Pane. Una vera e propria ridistribuzione dei terreni dovuta anche a quella che sarebbe stato previsto dalla riforma regionale sui parchi. Questa rivoluzione fa sparire i parchi locali di interesse sovracomunale facendoli aggregare in entità territoriali più grandi e l’esempio è proprio la Cavallera smembrata e ricollocata.