Alluvione nelle Marche, Arcore chiama Corinaldo

Dopo l'alluvione che ha colpito le Marche, il sindaco di Arcore ha chiamato il sindaco della città gemellata Corinaldo.
Vigili del fuoco alluvione Marche
Vigili del fuoco alluvione Marche – foto Vigili del fuoco

La violenza dell’alluvione che ha colpito le Marche, il cui bilancio dice 11 morti e due dispersi, fra cui un bambino di otto anni, ha scosso la coscienza e la solidarietà del sindaco di Arcore Maurizio Bono che ha immediatamente chiamato il collega di Corinaldo, la cittadina marchigiana gemellata in nome del sottotenente arcorese Alfonso Casati, morto il 6 agosto 1944 durante la Liberazione di Corinaldo.

Alluvione nelle Marche, il sindaco Bono: “Ci hanno rassicurato, ma se necessario siamo pronti a mandare aiuti”

Il giorno dopo la tragedia che ha colpito le Marche, ho subito chiamato il sindaco di Corinaldo, Gianni Aloisi, per accertarmi sulla situazione e, ovviamente, per farmi sapere se avesse bisogno di qualsiasi tipo di aiuto. Mi ha rassicurato dicendo che il paese non ha avuto grossi danni, anche se alcune famiglie le ha dovute fare sfollare per motivi di sicurezza. Per fortuna, mi ha detto ancora, non ha avuto dispersi, morti o feriti e che le uniche serie difficoltà, ma queste si registrano in tutta la regione, restano sulle comunicazioni. Gli ho detto naturalmente che i nostri cittadini tutti sono con lui e per qualsiasi cosa dovesse aver bisogno me lo faccia sapere senza mezzi termini che ci muoveremo subito come comunità arcorese. Ci siamo infine accordati per restare in contatto costante e comunque – conclude il sindaco Bono – ci tengo a dire che se al momento non è necessario saremo comunque prontissimi a mandare tutti gli aiuti necessari alla popolazione di corinaldese”.