Ci sono figure all’interno di una piccola comunità attenta al prossimo che promuovono il benessere e la cultura tra i concittadini. Uno di questi ad Albiate è Giancarlo Gatti, scomparso a 88 anni. Una figura attiva, un volontario che amava il suo paese e si è speso in prima linea per arricchire la proposta associativa contribuendo ad esempio alla nascita del Concerto di Primavera, del coro di Argento Vivo, di cui fu maestro, alla promozione dei Gruppi di Cammino con Ats Brianza.

Albiate piange Giancarlo Gatti, il ricordo dell’ex sindaco Viganò
Giancarlo Gatti lascia un’impronta del fare e del bello, nella musica, nella partecipazione e nella conservazione delle tradizioni. Un albiatese che amava la Sagra di San Fermo verso la quale ha sempre espresso il suo attaccamento con la valorizzazione delle radici contadine e della ricchezza della terra.
Padre del giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti, che ad Albiate è intervenuto più volte in veste di relatore d’eccezione di occasioni culturali, si è dedicato con instancabile passione al sociale come ben ricorda l’ex sindaco Filippo Viganò, attuale assessore al Welfare: «Essere propositivi per il benessere della comunità in cui si vive molto spesso ci rende contenti e ci rasserena. Giancarlo Gatti per questo ha dato tanto lalla sua famiglia ad Albiate e alla sua comunità” dichiara “e tanto ha fatto serenamente, senza clamore».
Suonava molto bene la pianola, Gatti si inventò il Concerto di Primavera, manifestazione creata con l’intento di avvicinare i giovani alla musica. Molti da quella esperienza hanno continuato il percorso e, nella musica, hanno trovato una professione e una grande passione. «Erano gli anni in cui ad Albiate venne stimolata da parte dell’amministrazione comunale la nascita di importanti associazioni di volontariato. Una di queste fu Argento Vivo – ricorda ancora Viganò – i presidenti illuminati di allora collaborando con l’amministrazione comunale generarono moltissime iniziative, tra queste il coro Argento Vivo del quale Giancarlo Gatti fu il motore, il maestro e l’instancabile promotore».

Albiate piange Giancarlo Gatti, le idee per la Sagra di San Fermo
Ancora, alla fine degli anni Novanta, alla Sagra di San Fermo furono introdotte tante novità: la mostra canina, la rassegna dei mieli migliori della Brianza, il concorso per la trippa più aderente alla tradizione e sopratutto il concorso “Il mio orto”.
«Di quest’ultimo Giancarlo Gatti fu per anni il mattatore allestendo presentazioni di ortaggi superbe per qualità per colore e per fantasia – sottolinea Viganò – da ultimo, a seguito del grande successo internazionale del progetto “Albiate in Forma” Gatti aderì subito all’idea di essere conduttore di uno dei primi Gruppi di Cammino della Brianza».
La vicinanza della moglie Teresa, compagna e supporto per sessant’anni di matrimonio, quella del figlio Fabrizio, della nuora, dei nipoti, della cognata e dei tanti amici è stata intensa e amorevolissima: «Lo ricordiamo in tantissimi come esempio di partecipazione e di interessamento per il bene comune, sempre propositivo e sorridente», conclude Viganò.