Agrate Brianza conta gli alberi: più di 5mila in città, il gelso è super sorvegliato

Cresce il patrimonio arboreo agratese nel bilancio aggiornato delle aree di proprietà comunale. E anche qui c'è il fantasma di Pedemontana.
Agrate, il gelso bianco della biblioteca
Agrate, il gelso bianco della biblioteca Michele Boni

Cresce il patrimonio arboreo agratese. Nei giorni scorsi è stato infatti aggiornato il bilancio che riporta la quantità di alberature presenti sulle aree di proprietà comunale. Ad oggi il patrimonio arboreo comunale conta la presenza di 5.472 alberi cui si devono aggiungere quelli presenti nelle aree boscate, le aree “nuovi nati” e l’area interna all’oasi della vasca volano che sono escluse da questo calcolo. Proprio in questi giorni, si è conclusa la messa a dimora dei 66 nuovi esemplari previsti per l’anno in corso – in via Vismara, Papa Giovanni XXIII, Bixio, Dante, nei parchi A.Moro, e Falcone e Borsellino, nell’area cani –  che si aggiungono ai 145 nel 2024 e ai 52 del 2023 e agli oltre 100 che annualmente vengono poi messi a dimora nell’ambito dell’iniziativa nuovi nati.

Agrate Brianza conta gli alberi: la novità di via Ferrario

«Proseguiamo con l’attività di incremento del nostro patrimonio verde, come negli anni scorsi – spiega l’assessore con delega alla Cura del patrimonio e alle politiche ambientali Roberto StrabelloL’obiettivo è far crescere, migliorare e sviluppare le aree dal punto di vita della qualità, con presenza di essenze e vegetazioni diverse sulla falsa riga di quel che è stato fatto anche in passato».

Novità dell’ultimo anno riguarda l’area di via Ferrario, adiacente all’ex scuola elementare, oggi oggetto di riqualificazione da parte della provincia, entrata a far parte del patrimonio comunale nei mesi scorsi e che porta in dotazione 41 alberi.
«Abbiamo effettuato alcuni lavori di manutenzione straordinaria perché, anche se non versava in un vero e proprio stato di abbandono, non erano comunque stati portati avanti molti interventi da tempo – prosegue StrabelloAltra manutenzione straordinaria che abbiamo effettuato è quella sul bosco in via Santa Caterina dove abbiamo ripristinato l’accessibilità ai cittadini».

Agrate Brianza conta gli alberi: l’acero di Omate e il gelso storico

Il patrimonio verde del Comune si compone di diverse aree. Tra queste le più corpose, con una superficie lorda di circa 549.902 mq, sino quelle di arredo urbano, seguite poi dal verde attrezzato, e dai giardini scolastici, che occupano rispettivamente circa 248 e 64 metri quadrati. per quanto riguarda invece le specie arboree prevalenti il primo posto spetta all’acero, albero simbolo di Omate, con 743 unità, seguito dalla quercia (652), dal carpino (438) e dal tiglio (348). Se l’acero è l’albero simbolo di Omate quando si parla di Agrate si pensa invece al gelso monumentale che con le sue fronde ombreggia il cortile della Cittadella della cultura. Dalla scorsa estate, quando alcuni rami si sono spezzati, le sue condizioni sono in costante monitoraggio: «Gli interventi di conservazione sono stati tutti effettuati e si è completata l’ultima potatura proprio nei giorni scorsi. Non si può dire che sia nelle sue condizioni migliori perché comunque ha la sua età. Come già annunciato,  il gelso di Villa Schira Corneliani è stato ufficialmente inserito negli alberi monumentali d’Italia e ci hanno mandato tutti i riferimenti per creare l’apposita targa».

Agrate Brianza conta gli alberi: il fantasma Pedemontana

Sul verde di Agrate aleggia però il fantasma Pedemontana che, come si sta vedendo in altre zone, dove i cantieri sono già partiti, non lascerà indenni le aree che saranno interessate dal suo passaggio: «Il tracciato incide quasi totalmente su aree private, il patrimonio comunale non verrà intaccato direttamente, se non in piccola parte in una zona al confine con Cavenago – chiude Strabello – Sono comunque aree verdi che vedranno una vera e propria devastazione. Il nostro comune rimarrà chiuso in un circuito di autostrade che comprende A4, la Est e Pedemontana. Praticamente saremo un’isola chiusa in un circuito autostradale con tutte le conseguenze deviate dal traffico e dall’inquinamento».