Aggrediti in auto, picchiati e rapinati: dopo due mesi i carabinieri arrestano i presunti responsabili

I carabinieri di Bellusco hanno arrestato due marocchini di 23 e 25 anni: sarebbe gli autori di una rapina aggravata a Cornate d'Adda
La stazione dei carabinieri di Bellusco Carabinieri di Monza e Brianza

Mentre erano in macchina, in sosta, in via Aldo Moro, a Cornate d’Adda, erano stati improvvisamente avvicinati da due sconosciuti che li avevano aggrediti e trascinati fuori dalla vettura e quindi percossi affinché consegnassero portafogli e cellulare.

La brutale rapina a Cornate d’Adda: vittime costrette a consegnare portafogli e cellulare

Un episodio brutale accaduto lo scorso 17 gennaio. A distanza di poco più di due mesi, grazie alle indagini dei carabinieri della stazione dell’Arma di Bellusco, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Monza, ha portato all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Monza- nei confronti dei due presunti responsabili, un 23enne e un 25enne di nazionalità marocchina. Entrambi sono gravemente indiziati del reato di rapina aggravata.

Cornate d’Adda, la perquisizione nella abitazione e il rinvenimento di un documento delle vittime

Basandosi sulle descrizioni fornite dalle vittime, i carabinieri sono giunti alla abitazione di uno dei magrebini nella quale, durante una perquisizione, avrebbero trovato il documento personale di una delle vittime oltre che parte della refurtiva della rapina.

Cornate d’Adda, arrestato anche il fratello di uno dei presunti rapinatori per possesso di droga

Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare, il fratello convivente di uno dei destinatari del provvedimento restrittivo, un 21enne incensurato, è stato trovato in possesso di circa 116 grammi di hashish, oltre a materiale da taglio e confezionamento ed è stato quindi a sua volta tratto in arresto in flagranza del reato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

I due autori della rapina sono stati associati presso la Casa circondariale di Monza, a disposizione dell’Autorità giudiziaria mandante, mentre il 21enne, dopo udienza con rito direttissimo con convalida dell’arresto è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.