Addio fasce di reddito, l’addizionale Irpef di Monza diventa per tutti dello 0,8%

Scaglioni per l’addizionale comunale Irpef addio, le fasce di reddito a Monza non ci saranno più: l’aliquota sarà 0,8% per tutti. A compensare l’aumento delle tasse per molti l’innalzamento della soglia di esenzione che passa da 15mila a 18mila euro di reddito lordo annuo. Ecco le parole dell’assessore.
Debora Donvito al centro della foto durante una seduta di bilancio
Debora Donvito al centro della foto durante una seduta di bilancio Fabrizio Radaelli

Niente più tassazione progressiva, per l’addizionale Irpef si pagherà la aliquota fissa dello 0,8%, ma la fascia di esenzione viene innalzata a redditi fino a 18 mila euro. È questa la proposta che la giunta farà all’interno del bilancio previsionale 2015. La necessità di reperire nuove risorse a fronte dei minori trasferimenti statali ha spinto la giunta del sindaco Roberto Scanagatti alla proposta di modifica dell’imposta sul reddito. La proposta che verrà presentata in aula entro la fine del mese durante la discussione sul bilancio preventivo prevede di innalzare la fascia di esenzione da 15 mila a 18 mila euro, andando così ad esentare dal pagamento una fascia maggiore di cittadini ma portando tutti gli altri sullo stesso livello di tassazione.

L’anno scorso l’amministrazione comunale aveva previsto un’aliquota differenziata, secondo quattro scaglioni di reddito, che andava dallo 0,5% allo 0,8%. Le sempre più stringenti esigenze di bilancio, invece, hanno imposto l’aliquota allo 0,8% per tutti i monzesi. La situazione finanziaria del comune di Monza, infatti, sembra sempre più critica, secondo quanto riferiscono i rappresentanti dell’amministrazione comunale. «Ci sono sempre meno trasferimenti e le casse comunali hanno davvero bisogno di maggiori entrate cosi abbiamo deciso di inserire l’aliquota fissa allo 0,8% alzando anche la fascia di esenzione» ha commentato l’assessore al Bilancio di Scanagatti, Debora Donvito.

Con la modifica delle direttive sull’Irpef il comune prevede di incassare circa 2 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. Nei conti sul bilancio preventivo, infatti, si calcola di raccogliere 16,5 milioni di euro a fronte dei 14,5 dello scorso anno. Sono le cifre del documento atteso e annunciato per maggio ma, fino a ora, ancora assente dai banchi del consiglio comunale per l’approvazione. Il 16 giugno, invece, si deve pagare la prima rata della Tasi e dell’Imu.

Quasi la metà dei contribuenti monzesi (46%) ha ricevuto a casa i bollettini per il pagamento dell’imposta. Il 46% e sono quelli che il comune identifica come quelli con “il rischio minimo di errore”. Dalla tassa sui servizi indivisibili il comune di Monza prevede di incassare nel 2015 circa 15,7 milioni di euro. Il dato è in linea con le cifre dell’anno precedente quando l’amministrazione comunale di piazza Trento e Trieste ha incassato (dati a consuntivo) circa 15,6 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’Imu il comune di Monza prevede di incassare 33,7 milioni di euro con un aumento rispetto all’anno scorso quando, a consuntivo, si è introitato 31,3 milioni di euro. Gli introiti previsti sulla tassa dei rifiuti fanno registrare un leggero aumento passando dai 21,2 milioni di euro a circa 22 previsto per quest’anno.

«La situazione non è certo semplice – commenta sempre l’assessore al Bilancio Debora Donvito – ci sono sempre meno soldi, ma dobbiamo mantenere i servizi». Le aliquote Tasi per il 2015 resteranno invariate, quelle dell’Imu invece saranno riviste nel bilancio previsionale di quest’anno e applicate nella seconda rata di dicembre. Per le informazioni sul pagamento della Tasi e dell’Imu i cittadini si possono rivolgere all’ufficio tributi di via Arosio per un numero giornaliero limitato di utenti. Per questo motivo è indispensabile presentarsi personalmente muniti delle visure catastali o del conteggio rilasciato l’anno scorso.