Addio ad Angelo Longoni: i funerali martedì in duomo a Monza

Sono in programma martedì 12 ottobre alle 15.30 in duomo a Monza i funerali di Angelo Longoni, giornalista del Cittadino scomparso per un malore sul Monte Baldo lo scorso venerdì. Il ricordo degli amici ex sindaci Marco Mariani e Roberto Scanagatti.
Monza Angelo Longoni
Monza Angelo Longoni Fabrizio Radaelli

Sono in programma martedì 12 ottobre alle 15.30 in duomo a Monza i funerali di Angelo Longoni, scomparso per un malore sul Monte Baldo lo scorso venerdì. Aveva 68 anni.

Giornalista del Cittadino fino alla pensione, conosciutissimo in città sia per la professione sia per l’esperienza politica sul territorio sia per l’impegno in prima linea per la nascita della provincia di Monza e Brianza.

“Anche in virtù di un impegno politico ereditato dal padre Tarcisio parlamentare monzese di lungo corso”, aveva scritto l’ex direttore Luigi Losa nello speciale per i 120 anni del Cittadino.

Orgoglioso monzese e noto tifoso juventino, era legato a doppio filo con San Gerardo e il biancorosso della Gerardiana. È morto sui monti. Aveva una grande passione per la montagna e l’alpinismo a cui col giornale ha dedicato decine di pagine e articoli. E mille storie aveva da raccontare.

La notizia della scomparsa si è diffusa rapidamente venerdì nel pomeriggio, lasciando sgomenti quanti l’hanno conosciuto. Decine i ricordi. Tra i più toccanti quelli dei due ex sindaci Marco Mariani e Roberto Scanagatti, con cui era cresciuto proprio all’oratorio di San Gerardo e con cui ha condiviso la vita recente della città.

“È mancato oggi il mio amico Angelo Longoni, classe 1953 … come me, monzese di San Gerardo, che vuol dire monzese due volte – aveva scritto a caldo Marco Mariani – Il mio ricordo di lui va a quando eravamo bambini, anni ’60, all’Oratorio. Lo rivedo vestito di tutto punto per le partite di calcio …l’unico in tenuta completa della Juve. Sono un po’ retorico, è vero, ma certi flash ti restano in mente: giocavamo al torneo “quasi” internazionale che si chiamava TO.CA.RA.MO, alias “Torneo Calcistico Ragazzi Monzesi” (…) Quando oggi ho saputo che se n’è andato, ho chiamato d’impulso Roberto Scanagatti, classe 1954, ex Sindaco anche lui … tutti e due attoniti e raggelati da questa notizia troppo triste; la telefonata è stata il modo di condividere il mio dolore con un altro Gerardiano doc che ha vissuto gli anni belli di allora”.

MARCO MARIANI

Nella realtà ci siamo divertiti fin da bambini per un sacco per cose che sono riaffiorate in un attimo adesso che l’Angelino ci ha piantati qui, da soli – ha fatto eco Roberto Scanagatti – Onesto e generoso. Mi ha praticamente regalato il suo GoGo, un improbabile cinquantino con la sella bassa bassa e di color verdolino, insieme al casco in pelle, identico a quello di Snoopy, e ai guantoni neri da vigile motociclista. Cocciuto e determinato. Si era messo in testa che la soluzione alla viabilità monzese fosse trasformare l’asse Manzoni-Appiani- Azzone Visconti a senso unico, sul modello del Ring viennese diceva lui… Ironico e riservato. Allontanava con una battuta e un sorriso l’ombra che si era posata sulla sua salute”.

E poi il ricordo condiviso con l’altro ex sindaco, quello del calcio e della Juve: “Se ne è andato lasciandoci tutti di stucco. Un po’ come quella volta che vestito con il completo della Juve, sacca a strisce bianconere sulle spalle e pallone nuovo sotto il braccio, è sbucato dal sottopasso dell’oratorio San Gerardo. Eravamo sul campo a sette e aspettavamo qualcuno con il pallone: “Angelino giochi?” “No!” E ha fatto per andarsene. Poi però ci ha ripensato, è venuto incontro a noi e tutti insieme ci siamo messi a giocare la nostra partita”.

ROBERTO SCANAGATTI