Ad Albiate la prima pietra d’inciampo, è dedicata ad Anacleto Colombo morto in prigionia

La posa avverrà domenica 30 gennaio nel cortile della scuola cittadina, in viale Rimembranze. Colombo, nato nel 1900 fu arrestato nel 1944 e internato prima a Mauthausen e poi a Gusen dove morì dopo 6 mesi di permanenza.
La posa della pietra d'inciampo
La posa della pietra d’inciampo

In occasione della Giornata della Memoria, l’amministrazione comunale di Albiate poserà in paese la prima Pietra d’Inciampo. La cerimonia si terrà domenica 30 gennaio, alle 11, alle scuole cittadine. Nel cortile dell’istituzione scolastica di viale Rimembranze verrà infatti posata la Pietra d’Inciampo che ricorda la figura di Anacleto Colombo, nato ad Albiate l’8 febbraio del 1900, residente in via Roma 11. Lavorava come manovale alla Falck Vittoria e quotidianamente si trasferiva per lo svolgimento della sua mansione in fabbrica nella città di Sesto.

La notte del 28 marzo 1944 venne arrestato in casa e rinchiuso nella caserma di Carate Brianza: da lì fu trasferito nel carcere di San Vittore a Milano e dal 31 marzo fu relegato nel braccio tedesco, uno dei “raggi” dell’Istituto penitenziario, che, durante il periodo bellico (1943 – 1945), fu soggetto alla giurisdizione delle SS. Un tribunale germanico giudicava allora i cittadini italiani secondo i regolamenti tedeschi: i detenuti, appena conosciuta la loro sentenza, anche se innocenti, venivano inviati per il servizio del lavoro in Germania se ritenuti idonei, ai campi di concentramento se gravemente compromessi nelle condizioni di salute.

Un nuovo trasferimento condusse così Anacleto alla caserma di Bergamo, da cui partì il 5 aprile 1944 alla volta di Mauthausen, ove giunse il giorno 8 dello stesso mese. L’albiatese venne poi internato a Gusen dove morì il 13 ottobre 1944, dopo 6 mesi di permanenza nei luoghi in cui i prigionieri erano costretti a lavorare fino al totale sfinimento. «Ad Anacleto Colombo sarà dedicata la prima Pietra d’Inciampo ad Albiate – dichiara il sindaco, Giulio Redaelli – e sarà significativamente posata nel cortile delle scuole a duratura memoria».