A Vimercate parte il servizio di “bus a chiamata”: dopo la revisione dei trasporti in città

Parte lunedì 4 febbraio il servizio di “bus a chiamata” per l’intera città di Vimercate, anche se in particolare è pensato per migliorare i collegamenti di Velasca.
UN esempio di  BUS A CHIAMATA
UN esempio di BUS A CHIAMATA Stefano Bartesaghi

Parte lunedì 4 febbraio il servizio di “bus a chiamata” per l’intera città di Vimercate, anche se in particolare è pensato per migliorare i collegamenti di Velasca. Ma il nome del nuovo servizio non rende esattamente l’idea di cosa entrerà in funzione. Perché si è fuori strada se si immagina che arrivi un pullman, dopo aver chiamato un centralino al telefono e fissato un appuntamento per essere presi e quindi seguire un tragitto prestabilito con fermate fisse.

Quello organizzato dall’amministrazione comunale è invece un servizio taxi-shuttle a tutti gli effetti, un “bus a chiamata 2.0” o, se si preferisce, un Uber collettivo, dove ad arrivare a prendere i passeggeri è un minivan Mercedes Viano a 7 posti, “chiamato” con la sua apposita app dallo smartphone, indicando sulla mappa interattiva il punto di salita e di discesa più comodi che possono essere ovunque purché nel territorio comunale in prossimità delle fermate dei bus tradizionali. Toccherà poi al sistema in dotazione all’autista mettere insieme tutte le chiamate ricevute e le fermate richieste per calcolare orari e itinerari migliori per la città che le soddisfi tutte nel modo più veloce.

La differenza con gli altri servizi di taxi-shuttle privati è che il “bus a chiamata” per Velasca rientra nel sistema del trasporto pubblico cittadino, quindi per usarlo i passeggeri pagano con il normale biglietto urbano del bus da 1,20 euro. Mentre il resto è a carico del Comune.

Con un costo che però è da taxi-shuttle e non da pullman urbano: il nuovo servizio di bus a chiamata ha un costo di esercizio di 26 euro l’ora (Iva esclusa), è attivo 8 ore al giorno dalle 9 alle 17, 5 giorni alla settimana da lunedì a venerdì, esclusi eventuali festivi infrasettimanali. Sono 1.040 euro più Iva alla settimana che Palazzo Trotti deve coprire, cui si aggiunge il costo dell’app che usa la piattaforma Shotl “on-demand shuttle” di una società di Barcellona, che è gratuita per i passeggeri che la scaricano ma non per il municipio: per 3 mesi di funzionamento in città assieme al sistema di calcolo di orari e tragitti costa 4mila euro, a cui va aggiunto il costo di 500 euro per dotare il minivan dell’equipaggiamento tecnologico di navigazione per l’autista.

Il nuovo servizio di “bus a chiamata” viene fornito da Autoservizi Zani, la società che ha già l’appalto del trasporto pubblico cittadino, e parte come una sperimentazione di 3 mesi, da lunedì al 3 maggio, per un costo iniziale di 17.520 euro più Iva.

La necessità di introdurre a Vimercate la sperimentazione di un servizio di “bus a chiamata”, un’attività prevista nel contratto d’appalto del trasporto pubblico urbano stipulato con Zani, arriva dalla riorganizzazione del servizio dei bus cittadini entrata in vigore a settembre. Una revisione che aveva portato a tagliare anche alcune linee, in particolare i collegamenti est e ovest, e aveva sollevato le lamentele soprattutto nella frazione di Velasca.