A Seregno è stato consegnato il millesimo “kit bebè” ai nuovi nati

A tre anni dal lancio dell’iniziativa, è stato consegnato a Seregno il ”kit bebè” alla famiglia del millesimo neonato.
Il sindaco Alberto Rossi e l’assessore Laura Capelli, mentre consegnano il millesimo kit beb
Il sindaco Alberto Rossi e l’assessore Laura Capelli, mentre consegnano il millesimo kit beb

Questa mattina è stato consegnato dal Sindaco Alberto Rossi e dall’assessore Laura Capelli “Kit Bebè” a Maria Chiara Porta e Tommaso Raia, mamma e papà di Elia Raia, nato il 26 gennaio: è il millesimo bambino a ricevere questo regalo di benvenuto. Non presenti al momento, ma partecipi anche i fratelli maggiori di Elia, Samuele e Giosuè.

L’idea del Kit Bebè si è concretizzata nel 2019. Da allora ai neogenitori, grazie alla preziosa collaborazione con le Farmacie di Seregno, il Comune ha consegnato un contenitore latte multiuso, una confezione di salviettine detersione seno, una confezione di coppette assorbilatte, un succhietto micro 0-2 mesi, una confezione di salviettine per il cambio, un pacco di quattro pannolini taglia 2, un tubetto di pasta per il cambio, un flaconcino di liquido dermotergente, un barattolo di burro corpo per la mamma.

Insieme a questi prodotti, ed è una novità inaugurata con il millesimo nato, il Kit contiene anche due libri: il libro per bambini “Cikibom” e il libro per i genitori, in alternativa: “Quando sono nato” o “La prima volta che sono nata”.

Laura Capelli, assessore alle Politiche Sociali: “È stato davvero emozionante aver consegnato il millesimo kit bebè. Il numero “rotondo” è la gratificazione e contemporaneamente lo stimolo per continuare a mostrare attenzione al mondo dell’infanzia, e quindi a una serie di bisogni che gravitano intorno a una nuova vita e alle persone che se ne prendono cura. Questa attenzione è anche un dovere istituzionale e non semplicemente una manifestazione di sensibilità e di empatia. Una società che non aiuta e non ascolta i neogenitori e i loro bambini è una società senza prospettive e senza sorriso. Dobbiamo sostenere le neo famiglie riconoscendo il valore della genitorialità, ancor più in un momento in cui ci sono tassi di denatalità importanti, mettendo in campo ogni strumento possibile per aiutare le neomamme e i neopapà. Una società che sa guardare con amore, attenzione e rispetto ai diritti dell’infanzia e della famiglia saprà essere più giusta, più vera, più umana”.