A Seregno “Cultura senza frontiere” celebra la Festa della donna

La scuola di italiano per stranieri “Culture senza frontiere” di Seregno ha realizzato un video per festeggiare la Festa della donna.
Un frame del video
Un frame del video

Dopo il video con il quale aveva proposto i suoi auguri per un buon 2021, la scuola di italiano per stranieri “Culture senza frontiere” di Seregno ha realizzato un secondo video, consultabile su Youtube a questo link, per celebrare la Festa della donna di lunedì 8 marzo. Il filmato è imperniato su una successione di fotografie, messe a disposizione dalle frequentatrici, che ritraggono la donna in tanti differenti momenti di vita quotidiana e ne vogliono promuovere l’imprescindibilità nel contesto sociale.

«Abbiamo pensato -spiega la coordinatrice Laura Borgonovo – di proporre una celebrazione del ruolo positivo della donna nella società, andando al di là di quei concetti di violenza e femminicidi che invece, spesso, si prendono la scena in questa ricorrenza. Abbiamo pertanto chiesto alle studentesse se fossero interessate a collaborare e così ci siamo ritrovate due volte, nel rispetto delle normative per il contenimento della pandemia, per riflettere insieme su come procedere. Il materiale raccolto è stato molto ampio, ma Paul Barker Hemings, marito di una nostra insegnante, che ci ha aiutate dal punto di vista tecnico, è stato bravissimo, con una sintesi che alla fine ha accontentato tutte». Il ragionamento è quindi continuato: «Le immagini sono accompagnate da un totale di dodici frasi, alcune pronunciate da personaggi famosi, come Rita Levi Montalcini, altre invece inedite, tutte inerenti la presenza della donna nella società. Sono stati sottolineati aspetti come la cultura, l’educazione ed il rispetto». La chiosa ha guardato al futuro: «Anche questo è per noi un modo di fare scuola, in un momento in cui le lezioni vengono svolte con la didattica a distanza. Oggi portiamo avanti l’attività con un totale di dodici gruppi, cui afferiscono un massimo di sei persone ciascuno. Non è escluso che, per la fine virtuale dell’anno scolastico, l’esperienza del video possa essere ripetuta».