Sono partiti da Salerno i ragazzi che partecipano al progetto “A scuola per mare”, nato nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Dodici ragazzi coinvolti, arrivati da cinque regioni (Lombardia, Sicilia, Lazio, Sardegna e Campania), di età compresa tra 14 e 18 anni, provenienti da situazioni di grave disagio sociale, che hanno già incontrato difficoltà a completare il ciclo di studi o che provengono dal circuito penale minorile.
I ragazzi hanno lasciato Salerno in questi giorni a bordo della Lady Lauren, il ketch di 22 metri a disposizione della onlus milanese I Tetragonauti, che è l’associazione capofila del progetto. Un modello di recupero e accompagnamento dei giovani più in difficoltà, nato dall’incontro di diverse realtà nazionali, tra cui l’associazione Antonia Vita – Carrobiolo di Monza. Ognuno dei ragazzi a bordo è stato formato alla vita di mare prima della partenza, inoltre per ciascuno è stato definito per ciascuno un piano educativo individualizzato, concordato con loro e le famiglie.
Il viaggio durerà cento giorni, al termine dei quali i ragazzi saranno affiancati da un tutor che li accompagnerà al ritorno alla normalità. «Il nostro territorio è ricco di progetti e iniziative per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico – spiega Simona Ravizza, direttrice dell’Antonia Vita – ma i dati ci dicono che dal 2015 l’abbandono scolastico è tornato a crescere e l’anno della pandemia ha ulteriormente accresciuto i numeri. Oggi l’Italia è al terzultimo posto in Europa su questo tema».
Anche per questo è nato il progetto “A scuola per mare”. Sarà per questi ragazzi un’esperienza unica. Alla fine di aprile incontreranno a bordo due biologhe dell’Acquario di Genova, per avviare il progetto “Back to life”, finalizzato alla sensibilizzazione sul problema dei rifiuti di plastica in mare.