Avrebbe ceduto alla manipolazione del suo allenatore di pallavolo, trent’anni più grande di lei, quando lei aveva solo 15 anni e di fatto era stata costretta a subire una violenza sessuale. Una storia pazzesca quella vissuta da una ex atleta residente nelle Groane oggi parte civile nel processo, appena iniziato davanti al Tribunale di Busto Arsizio, per violenza sessuale su minori, abuso e pornografia minorile nei confronti dell’ex allenatore oggi 48enne della pallavolo femminile del basso varesotto.
A processo allenatore di volley accusato di avere abusato della sua atleta di 15 anni: i fatti risalgono al 2017
La vicenda aveva fatto scalpore nel 2017, quando era emerso che l’imputato avrebbe fatto parte di alcune chat dove altri adulti erano in contatto con minori e che l’uomo aveva attivato su Telegram uno scambio di immagini pedopornografiche. Il suo nome era emerso in un’inchiesta della Procura di Brescia, sulla denuncia di un genitore che aveva scoperto la chat del figlio. A legare l’uomo agli abusi sull’allora quasi quindicenne, erano state alcune chat scambiate con la ragazza, in cui sarebbe apparso il meccanismo manipolatorio che l’allenatore usava nei confronti della sua atleta.
Gli inquirenti, una volta accertata l’identità dell’allenatore e i contatti con la giovane atleta , aveva trasmesso gli atti alla procura di Busto Arsizio. La famiglia della vittima era stata quindi avvertita e aveva formalizzato la denuncia. A dire il vero la giovane, che nel frattempo si era allontanata dalla squadra ed era stata affidata a cure psicologiche, visto lo stato di prostrazione in cui si trovava, avrebbe voluto dimenticare tutto. Ma un giorno aveva per caso incontrato l’uomo in una libreria insieme ad un’altra giovane atleta. Adesso che è iniziato il processo la ragazza dovrà rivivere tutta la vicenda.
A processo allenatore di volley accusato di avere abusato della sua atleta di 15 anni: le famiglie avevano scritto alla federazione
Tra le circostanze ulteriormente spiacevoli, il fatto che quando i genitori della vittima avevano fatto presente la situazione al presidente della squadra, chiedendo di allontanare l’allenatore, questi non aveva fatto nulla. Per questo il legale di parte civile ha chiesto che venga verificata anche la sua posizione. L’uomo inizialmente era rimasto ad allenare le squadre under 14 e 16, fino a quando le famiglie delle atlete avevano scritto alla Federazione chiedendo e ottenendo di mandarlo via. L’uomo non si è presentato in aula alla scorsa udienza, si torna a processo a maggio 2024.