A Monza una messa per la psichiatra uccisa a Pisa: «Mettere in sicurezza i presidi sanitari»

L’Ordine dei medici e odontoiatri della Provincia di Monza e Brianza ricorda con una messa la dottoressa uccisa da uno dei suoi pazienti a Pisa.
Monza messa dottoressa Capovani
Monza messa dottoressa Capovani

L’Ordine dei medici e odontoiatri della Provincia di Monza e Brianza ricorda Barbara Capovani, la dottoressa uccisa da uno dei suoi pazienti il 23 aprile a Pisa. In suo ricordo verrà celebrata una messa mercoledì 3 maggio, alle 12, nella chiesa di San Pietro martire, a Monza. Nello stesso giorno, a Pisa, gli amici, i colleghi e quanti conoscevano la dottoressa Capovani sfileranno con le fiaccole in mano.

A Monza una messa per la psichiatra uccisa a Pisa: un gesto «fortemente» simbolico

«Quello che proponiamo è un gesto fortemente simbolico con il quale vogliamo aderire in modo fattuale alla posizione espressa dalla Federazione regionale degli ordini dei medici e odontoiatri della Lombardia, che attraverso una nota firmata da tutti i presidenti della regione, oltre a manifestare vicinanza alla famiglia della dottoressa uccisa, chiede interventi necessari a garantire la messa in sicurezza di tutti i presidi sanitari del nostro Sistema sanitario nazionale», ha commentato Carlo Maria Teruzzi, presidente dell’Ordine dei medici MB.

A Monza una messa per la psichiatra uccisa a Pisa: «Buona cura è corretta diagnosi, ma anche assistenza ottimale»

Un episodio drammatico che ha risollevato le tante criticità legate al lavoro dei sanitari in qualunque regione d’Italia.
«Il nostro Sistema sanitario nazionale, carente di adeguati finanziamenti, sta trascinandoci verso una insufficiente cura e presa in carico delle problematiche sanitarie dei nostri concittadini, minando quel fondamentale diritti dell’individuo che è la tutela della salute – ha aggiunto Teruzzi – Una buona cura non si sostanzia solo attraverso la corretta diagnosi e la corretta terapia farmacologica, ma elemento essenziale della buona cura è l’assistenza ottimale che non può essere fornita solo da buoni medici o buoni infermieri, ma si concretizza attraverso buone leggi, buone strutture, adeguato personale, giusto compenso per gli operatori».

A Monza una messa per la psichiatra uccisa a Pisa: operatori sanitari maggiormente esposti ad atti di violenza

Teruzzi, a nome della categoria, punta il dito contro «la mancata assistenza territoriale a sostegno di pazienti con disabilità psichiche, ma non solo, ai fini del contenimento delle sofferenze dei pazienti e della sicurezza degli operatori».
Proprio loro, gli operatori sanitari e soprattutto quelli dell’ambito psichiatrico sono quelli maggiormente esposti ad atti di violenza, «pertanto – continua Teruzzi – meritano maggiore attenzione da parte dei decisori politici per interventi mirati al potenziamento di quella assistenza integrata che renda la nostra sanità una vera buona cura per questo tipo di fragilità».

Il ricordo va anche a Paola Labriola, anche lei psichiatra, uccisa a Bari da un paziente nel 2021. «Il sacrificio delle dottoresse Capovani e Labriola, che oggi commemoriamo, facciano da catalizzatore per una riflessione seria su questi argomenti che non trovano mai una decisiva risoluzione», conclude il presidente dei medici della Brianza.