A Cornate d’Adda è scontro su Villa Comi: «Il Comune non partecipa al bando per ristrutturarla», la replica del sindaco

Secondo il gruppo di minoranza “Insieme si può” è un’occasione persa per ristrutturare la dimora ma Giuseppe Colombo non ci sta: «Non partecipiamo perché non potremmo rispettare i tempi richiesti per completare l’opera».
Cornate: Villa Comi
Cornate: Villa Comi Marco Testa

Nuovo attacco della minoranza alla giunta guidata da Giuseppe Colombo. Il tema dello scontro è la mancata partecipazione del Comune al bando regionale per la rigenerazione urbana, secondo il gruppo di minoranza, un’occasione mancata per procedere con i lavori di ristrutturazione su Villa Comi. Il palazzo, una volta sede del municipio, ora ospita la sede della polizia locale e della protezione civile, un ambulatorio, e diversi appartamenti comunali.

L’amministrazione comunale aveva messo l’opera di riqualificazione nel programma di lavori triennale già per 2020 destinando per la sua realizzazione 250 mila euro di avanzo vincolato. A seguito delle prime valutazioni sullo stabile erano emerse delle criticità strutturali importanti che hanno costretto l’amministrazione a posticipare l’opera e che, probabilmente, richiederà anche un aumento dei costi. Proprio relativamente a questo punto “Insieme si può” accusa la maggioranza di poca lungimiranza non facendo di tutto per partecipare al bando e ottenere le somme necessarie per partire con i lavori: «Il bando sembra perfetto per le nostre esigenze – si legge in una nota del gruppo – peccato che l’amministrazione non presenti domanda, in quanto non è ancora pronto il progetto per i lavori».

“Insieme si può” chiude il proprio comunicato chiedendo «una seria programmazione e una progettualità ad ampio respiro di cui i nostri amministratori hanno mostrato una totale mancanza».

«Sulla questione abbiamo già avuto modo di discutere con a minoranza ma a quanto pare non riescono o non vogliono capire – la replica del sindaco Giuseppe Colombo -. Noi non abbiamo partecipato al bando non perché mancava un progetto ma perché non è possibile completare l’opera nei tempi previsti dal bando stesso. Come dovrebbero sapere per i bandi viene dettata anche una scadenza entro al quale devono essere completati determinati passaggi. Per Villa Comi non è possibile stare dentro queste tempistiche perché è una villa storica e ogni passaggio deve essere presentato e valutato dalla sovrintendenza. Queste cose le avevamo già spiegate ma come al solito loro non ascoltano e attaccano a prescindere».

Il sindaco risponde alle accuse di scarsa progettualità: «Abbiamo in programma diversi cantieri e altri progetti prenderanno il via a breve – conclude Colombo -. I bandi e le risorse dello Stato o di Regione che, secondo la minoranza, non siamo stati in grado di sfruttare, li abbiamo invece tutti usati spendendo in modo oculato le risorse a disposizione. Investendoli per le effettive esigenze del paese e della cittadinanza senza sperperare i soldi che ci troviamo ad amministrare».