A Brugherio lo “Zafferano urbano” della coop Il Brugo: «Vogliamo crescere»

La sfida della cooperativa Il Brugo di Brugherio si chiama “Zafferano urbano”. Quest'anno il raccolto è stato di 60 grammi per circa 600 bustine, risultato del progetto di orto-terapia promosso nel 2015. L’obiettivo: aumentare la produzione per rifornire i ristoranti. «Contattateci», dicono.
BRUGHERIO ZAFFERANO
BRUGHERIO ZAFFERANO Valeria Pinoia

Il raccolto è pronto: 60 grammi di stimmi di zafferano, che hanno chiamato “Zafferano urbano”, per circa 600 bustine, ognuna sufficiente a preparare un profumato risotto giallo per quattro persone.

Nel prossimo mese il rosso tesoro lascerà i vasi di vetro in cui è custodito e finirà in vendita nel temporary shop della cooperativa sociale Il Brugo di Brugherio, in un locale del Centro commerciale Kennedy. Sì perché a produrre i preziosi stimmi non è stata un’azienda agricola d’esperienza, ma una dozzina di ragazzi disabili, inseriti nel progetto di orto-terapia promosso dal Brugo nella sede di via Oberdan, dal 2015. Sembrava un gioco ed è diventata una promettente attività.

Dalla fine di agosto, coordinati dall’operatore Davide Maconi che ha seguito un corso di orto-terapia alla scuola di Agraria di Monza, i dodici utenti della coop hanno arato il terreno , realizzato i solchi, messo a dimora i bulbi. Hanno atteso pazientemente che spuntassero i fiori viola e poi sono arrivati al momento più delicato, quello della sfioritura.


«Ho provato e mi sono reso conto sin da subito che mi riusciva bene – ha spiegato Artur, un giovane con difficoltà motorie – e mi è piaciuto davvero tanto farla, è un lavoro molto delicato. Adesso è diventata una delle mie attività preferite al Brugo. Ora so perché lo zafferano costa così tanto; per ottenere poca quantità c’è tanto lavoro manuale. Per i prossimi anni speriamo di avere i raccolti sempre maggiori».

Più che una speranza, dicono Maconi e il presidente Alberto Mosca, è una prospettiva. Se il lavoro di quest’anno si rivelasse fatto a regola d’arte e la duplicazione dei 5mila bulbi risultasse completata, il prossimo anno l’orto dietro la sede non sarà più sufficiente. Il Brugo ha già preso contatti con proprietari di terreni agricoli disposti a prestarli. Il prossimo passo potrebbe essere quello di perfezionare gli accordi con alcuni ristoranti per diventare veri e propri fornitori.


«Per noi sarebbe molto impegnativo – dice Maconi – per questo lanciamo l’invito a contattarci e magari a impegnarsi in una vera prenotazione per il prossimo anno (tel. 039 882571, ndr)».

Commercio a parte, quello dello zafferano resta un progetto dall’alto valore educativo. Elena, 23 anni, si dice contenta dell’esperienza fatta sul campo e affascinata dal concetto di «dovermi prendere cura» della piantina perché possa dare frutti. Francesco, 34 anni, una mattina è riuscito a raccogliere con il suo compagno di lavoro 1.500 fiori. Con loro anche Cristina, 23 anni, il 51enne Anselmo e tanti altri ragazzi disabili.