25 aprile a Seregno: contestazione solitaria al sindaco

VIDEO - La contestazione verbale di un singolo cittadino al sindaco Edoardo Mazza ha costituito l’unico momento di tensione nelle celebrazioni della ricorrenza del 25 aprile a Seregno. Consegnato un premio a Cecilia Strada di Emergency e aperta la mostra con foto di Mario Dondero.
Seregno, il sindaco Edoardo Mazza durante il corteo del 25 aprile
Seregno, il sindaco Edoardo Mazza durante il corteo del 25 aprile Paolo Colzani

La contestazione verbale di un singolo cittadino al sindaco Edoardo Mazza ha costituito l’unico momento di tensione nelle celebrazioni della ricorrenza del 25 aprile a Seregno.
Erano attese con curiosità dagli osservatori, essendo il primo appuntamento che vedeva fianco a fianco l’amministrazione di centrodestra e il Comitato antifascista dopo la contestata posa di una lapide per i seregnesi morti durante la seconda guerra mondiale combattendo per la Repubblica sociale italiana, avvenuta nello scorso autunno al cimitero maggiore di via Reggio.

In piazza Vittorio Veneto, dopo l’omaggio floreale al monumento ai caduti e dopo l’introduzione dell’esibizione del Coro Il Rifugio-Città di Seregno, un uomo che reggeva uno striscione con una scritta richiamante una celebre canzone partigiana («Questo è il fiore del partigiano»), preparato da alcuni esponenti della sinistra, ha urlato al primo cittadino: «Vergognati, ipocrita».

Mazza ha incassato senza colpo ferire, mentre il suo contestatore si è poi defilato, non si sa se per scelta o su invito di chi gli era al fianco.

Per il resto, il momento principale della mattinata è stato la consegna a Emergency di un premio, per il suo operato nel settore umanitario. A ritirarlo, in una sala Gandini di via XXIV maggio gremita, è intervenuta la presidente Cecilia Strada, figlia del fondatore Gino Strada, in Sudan per lavoro.

«Tante sono le cose che non vanno nell’Italia di oggi – ha commentato Strada – Ad esempio, la costituzione dice che la nazione ripudia la guerra, ma da quindici anni l’Italia è impegnata in una guerra in Afghanistan, che ci è costata 5 miliardi di euro e continua a mietere vittime».

Interesse hanno suscitato anche un contributo di Mohamed Ba, attore senegalese da tempo in Italia, che ha raccontato il suo accoltellamento a Milano di qualche anno fa, e l’apertura della mostra “Emergency in Afghanistan”, con scatti di Mario Dondero, che sarà visitabile fino a domenica 8 maggio nella galleria Mariani di via Cavour (orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 12).