C’è tanta scuola questa settimana: le superiori sono tornate sui banchi in presenza, dopo mesi di didattica a distanza, e Monza ha fatto registrare la prima occupazione. È stata quella del collettivo del liceo artistico Valentini che è stato nella scuola per una notte per rivendicare la sicurezza e lo stanziamento di fondi per la struttura nella Villa reale.
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Nelle testimonianze degli studenti c’è comunque una generale soddisfazione per il rientro in aula e qualcuno ha confessato anche la nostalgia per la sveglia. In città promossi i trasporti, che invece hanno mostrato qualche difficoltà in più nei collegamenti extraurbani.
Tra scuola e salute, è stato bloccato all’ultimo minuto il progetto pilota della Regione di sperimentazione in tre scuole (Frisi, Zucchi e Mosè prima di allargarsi alla provincia) per usare gratis i tamponi di prima generazione non utilizzati dalle autorità sanitarie per tenere sotto controllo la stato di eventuali contagi nelle classi.
Intanto il report specifico della fondazione Openpolis restituisce una immagine di Monza in chiaroscuro: tra pochi mezzi pubblici vicini alle scuole e edifici troppo vecchi.
In primo piano anche le altre emergenze legate a quella sanitaria. Il pasticcio della settimana in più in zona rossa per la Lombardia e le ricadute dirette sulle attività commerciali chiuse per un periodo che avrebbero potuto evitare in tempi di saldi.
C’è il calcolo di Confcommercio sulla serrata a causa dei dati sbagliati sulla Lombardia, mentre il vicepresidente della Provincia Borgonovo dice: “La chiusura avrà pesanti ripercussioni psicologiche ed economiche sugli operatori”. Il sindaco di Monza Dario Allevi: “Ora puntiamo alla zona gialla”.
E poi i danni collaterali da Covid: la Lega italiana per la lotta ai tumori ha dato numeri sull’impasse della prevenzione e del crollo degli accessi agli ambulatori sul territorio.
In cronaca i passi avanti verso il trasloco della Prefettura da via Prina agli uffici di via Montevecchia dove già si trova la questura.
Parte anche la nuova petizione per salvare la ciminiera dell’area ex Scotti, a ridosso di viale Battisti, dove è in programma un importante programma di intervento edilizio. Il Comitato dei residenti propone una raccolta firme a tutela della traccia di archeologia industriale.
Le storie dalla città: l’anziano malato di Alzheimer che ha camminato per 15 km da Milano a Monza ed è stato riconosciuto e soccorso dopo un tam tam social lanciato dal figlio, il giovane che ha acquistato un’edicola in centro e racconta con entusiasmo la sua nuova avventura lavorativa, l’hamburgeria che ha annunciato il suo arrivo facendosi pubblicità con lo storico logo di Burghy, il forno della pasticceria che invece si spegne dopo 70 anni.
E il medico di base che è andato in pensione, lasciando di stucco i suoi 1.500 assistiti che hanno perso il medico di quartiere (un altro ha tutti i posti già occupati): analizzando la situazione ha sollevato il problema della medicina territoriale e della dislocazione degli studi.
In tema economico gli sviluppi della vicenda dell’Icar e il quartiere mobilitato per sostenere i lavoratori.
In cultura la storia di Aurelio Mistruzzi, da ritrattista di Mussolini a Giusto tra le nazioni: è l’autore della scultura più iconica di Monza (la fontana delle rane).
Un’intervista a Luigi Bona, monzese fondatore del Museo Wow di Milano, per la morte del fumettista Jean Graton che ha raccontato la Formula , e tanto anche Monza, con le avventura del pilota Michel Vaillant.
Calcio e pallavolo in primo piano in sport: il Monza che ha vinto a Brescia e ha agganciato il secondo posto in serie B aspettando il rientro di Mario Balotelli dall’infortunio. Ma raccontato anche attraverso le parole del capo della curva Davide Pieri, Fausto Marchetti. E la Saugella Monza che vince e in serie A ha l’obiettivo di un posto in champions league.
In edicola con il giornale l’inserto speciale I Quaderni dell’Economia dedicati al lavoro al femminile.