Un’interrogazione all’Unione europea per chiedere chiarezza sul caso dell’uccisione in Congo il 21 febbraio 2021 dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista, Mustafà Milambo. L’ha promessa Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia per diradare le ombre sul comportamento del Programma Alimentare Mondiale, che si rifiuta di chiarire se abbia o meno dato adeguate comunicazioni ai caschi blu per proteggere il convoglio.
Attanasio era con una delegazione del Programma Alimentare Mondiale. Secondo le prime ricostruzioni il convoglio è stato attaccato da uomini armati che volevano rapire il personale delle Nazioni Unite o forse rubare le derrate alimentari.
Nell’inchiesta si registra la testimonianza di due persone secondo le quali il commando aveva armi sofisticate e parlavano probabilmente ruandese. Va ancora chiarito, insomma, se si è trattato di una rapina di banditi locali o rapimento pianificato. Tanto più che anche gli inquirenti congolesi non rispondono alle richieste della magistratura italiana, come anche l’agenzia delle Nazioni Unite.
«Ringrazio Fidanza -dice Rosario Mancino, segretario provinciale Mb per FdI- per aver raccolto l’appello del padre dell’ambasciatore Attanasio».