Biassono: un fiore dell’Anpi anche per il Giorno del ricordo

Giovedì 10 febbraio una delegazione dell’Anpi di Biassono deporrà un fiore in via Martiri delle foibe, nella Giornata del Ricordo. «L’omaggio a chi ha perso la vita non deve trasformarsi in occasione di mera propaganda, o peggio di revisionismo storico», dicono.
Biassono Martiri delle Foibe - foto Google Maps
Biassono Martiri delle Foibe – foto Google Maps

Giovedì 10 febbraio una delegazione dell’Anpi di Biassono deporrà un fiore in via Martiri delle foibe, nella Giornata del Ricordo, a memoria delle vittime della tragedia delle foibe e il dramma degli esuli dalmati e giuliani.

«Siamo convinti che il doveroso omaggio a chi perse la vita da innocente, non debba trasformarsi in occasione di mera propaganda, o peggio di revisionismo storico – fanno sapere dalla sezione Livio Cesana dell’Anpi – Il Giorno del Ricordo non può costituire il contraltare alla Shoah, alle deportazioni, alle stragi nazi-fasciste. Quando si vuole piegare la Storia alla sola propaganda, le prime vittime sono le vittime stesse, quelle per le quali il Giorno del Ricordo è stato istituito, usate e strumentalizzate per puri fini di parte».

Una presa di posizione espressa anche dall’Anpi nazionale e che la sezione Livio Cesana di Biassono ha fatto propria organizzando la cerimonia nel Giorno del ricordo.

«Contestualizzare storicamente un evento non significa giustificare – continua il testo firmato dai volontari dell’Anpi biassonese -. Parlare delle foibe isolatamente dalla storia precedente e successiva, non contestualizzare significa rimuovere. E la rimozione conduce sempre alla mistificazione e alla revisione della Storia e della memoria».

Come era stato anche per il Giorno della memoria, il 27 gennaio scorso, l’amministrazione comunale non ha previsto per il 10 febbraio alcun evento o cerimonia in ricordo delle vittime delle foibe.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.