Fuori dalla Reggia di Monza si guarda alla salute dei Giardini reali e del Parco con 1 milione 200 mila alberi e 4 milioni di visitatori all’anno. È partita venerdì 20 giugno una “lotta biologica” contro la Takahashia Japonica, un insetto che è facilmente riconoscibile per gli anelli filanti bianchi che contengono migliaia di uova e pendono dai rami degli alberi. L’arma scelta dagli agronomi del parco è un esercito di coccinelle, arrivate dall’Olanda in scatole da 500, per un investimento complessivo di 2mila 500 euro.
«La Takahashia Japonica – spiega Dante Spinelli, agronomo del Parco – è arrivata dall’Asia come altri insetti alieni al nostro territorio attraverso i voli della vicina Malpensa e si è diffusa rapidamente nel nord Italia. Attacca le piante che, se non si interviene in modo tempestivo, vanno in sofferenza. Non c’è ancora un protocollo da parte del servizio fitosanitario della regione, ma abbiamo visto che la presenza di coccinelle che si nutrono delle neanidi che, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, escono dalle uova e migrano dai rami verso le foglie di cui si nutrono».
L’efficacia delle coccinelle è già stata dimostrata lo scorso anno quando un primo intervento pilota era stato fatto lungo il viale dei carpini che collega villa Mirabello e il Mirabellino. A distanza di un anno la presenza delle larve è di molto diminuita.