Dal 2011 al 2023 le denunce a Monza e in Brianza sono state 28, 410 in tutta la Lombardia. E hanno segnato il passo a partire dal 2018, con una fila di zeri in numerose province lombarde. Cinque in tutto in Brianza. Del resto l’usura è per antonomasia un reato nascosto. Diffuso ma sopportato. Finché si può. I dati del fenomeno, quelli evidenti, sono affidati alle statistiche. L’Istat riporta il numero di delitti denunciati dalle Forze dell’ordine.
In questo caso, parlando si “strozzo”, dal 2006 e nei diciotto anni successivi le denunce sono state in tutta la regione 634 con un picco di 53 nel 2009. Il confronto con Monza e Brianza è possibile dal 2011, successivamente all’istituzione della Provincia. Nei 13 anni, fino al 2023, 136 le denunce a Milano e area metropolitana, 62 a Brescia e provincia, 61 a Bergamo e provincia e 25 nella provincia di Varese.
Usura ed estorsioni, la relazione 2024 del Commissario straordinario di Governo
La relazione 2024 del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività antiracket e antiusura, il prefetto Maria Grazia Nicolò, conferma che ”i reati estorsivi e usurari sono fenomeni di spiccato allarme sociale particolarmente insidiosi, caratterizzati da un clima di violenza e intimidazione che, rimanendo nell’ombra, alimentati da silenzio e paura, intaccano la libertà di autodeterminazione delle vittime, contaminando il tessuto economico del Paese a danno dell’intera collettività”.
Un fenomeno che conduce la vittima in una “spirale di disagio, solitudine e paura” tanto da non avere il coraggio di denunciare “consentendo alla criminalità di radicarsi sempre più profondamente”. Ma rivolgersi alle forze dell’ordine: “è l’unico strumento in grado di rompere questo silenzio, denunciare significa riprendere il controllo sulla propria vita ed essere parte integrante della comunità, costituisce un segnale di resistenza” si legge nel documento. Determinante per sostenere le vittime: “è il ruolo svolto dalle Associazioni e Fondazioni iscritte agli Albi prefettizi” scrive il commissario, “organismi associativi che possono anche fornire contributi informativi importanti agli Organi investigativi, dei quali sono significativi interlocutori”.
Usura ed estorsioni, le istanze gestite dal Comitato di solidarietà
Nel 2024 in tutta la Penisola sono state 296 le istanze gestite dal Comitato di solidarietà, organismo che esamina e delibera sulle domande di accesso ai benefici del Fondo di solidarietà per le vittime di usura e racket, 187 (+15% rispetto all’anno prima) delle quali per richieste di elargizione e 109 (-7%) di mutuo. In Lombardia sono state 10 le prime (contro le 4 del 2023) e 9 le seconde (8). I numeri più elevati hanno interessato Campania, Calabria e Sicilia. A livello territoriale la Campania con 2.910.079 euro risulta la regione nella quale sono state deliberate le maggiori somme per elargizioni alle vittime di estorsione, seguita dalla Sicilia con 2.595.205 euro e dalla Puglia con 1.888.899 euro. Per quanto riguarda, invece, le vittime di usura, oltre alla Toscana (1.980746 euro), la regione che ha fatto registrare il maggior importo è la Campania con 800.550 euro , seguita dalla Sicilia con 381.380 euro.
Usura ed estorsioni: “Numero di denunce sembra descrivere un quadro poco fedele della realtà”
Determinante per l’analisi del fenomeno è l’attività svolta dall’Osservatorio Nazionale che ha confermato come, a fronte delle numerose operazioni di contrasto al reato di usura condotte dalla Polizia giudiziaria, “il numero di denunce registrato negli ultimi anni sembra descrivere un quadro poco fedele alla reale entità del fenomeno“.
Oltre a una indagine statistica e a uno spot mirato dal titolo “Chi denuncia sceglie di vivere”, è stata ancora promossa la costituzione di “Osservatori Provinciali” per monitorare il fenomeno usurario ed estorsivo e agevolare il coordinamento con le locali Camere di Commercio, gli Istituti bancari e le Associazioni di categoria senza dimenticare ovviamente le Prefetture, “che si pongono quali necessari presidi a tutela della legalità” dice il commissario. Non è mancata infine la valutazione di integrare la normativa vigente per prevenire il fenomeno e sostenete le vittime, magari con un tutoraggio, “agevolandone la ristrutturazione dei debiti”.