Sì alla sicurezza a Lissone, sì al Controllo del Vicinato con convinzione. L’amministrazione comunale ha deciso di firmare una convenzione con la prefettura per dare continuità a questo progetto, nella speranza che questo esempio di cittadinanza attiva dia i suoi frutti anche nel settore della sicurezza e permetta a molti di vivere in modo più tranquillo e senza ansie.
Lissone, Controllo del vicinato: le tappe del progetto
Il progetto del Controllo del Vicinato non è certo nuovo. Anzi, è ormai diffuso in tutta la provincia di Monza e Brianza. E anche a Lissone non è certo una novità. Se ne parla ormai da tempo: la prima volta era stata addirittura nel 2015, quando la giunta comunale aveva approvato la proposta avanzata dal Comitato di Quartiere di Via Giotto, insieme agli altri comitati di quartiere, relativamente alla possibilità di attivare, sul territorio comunale, gruppi di Controllo del Vicinato.
L’iniziativa era proseguita con la soddisfazione di tutti. Non è tanto il cartello a essere un deterrente per i malintenzionati, quando il sapere che c’è qualche occhio in più che controlla quanto accade sulla pubblica via e nel quartiere. Chi aderisce al Controllo del Vicinato, si sa, non è uno sceriffo chiamato a farsi giustizia da solo, ma è una persona formata sulla gestione dell’emergenza.
Nel 2022 il progetto del Controllo del Vicinato ha fatto un passo avanti: il Comune ha sottoscritto il protocollo d’intesa per l’implementazione del modello di sicurezza integrata e del progetto Controllo del Vicinato nella provincia di Monza e della Brianza, proposto dalla prefettura. Il protocollo prevede, in sintesi, un impegno attivo da parte dei cittadini in attività di osservazione e segnalazione di eventuali episodi o informazioni rilevanti, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità.
Lissone, Controllo del vicinato: il protocollo rinnovato con la Prefettura
A distanza di tre anni, nel mese di febbraio 2025, la prefettura di Monza e Brianza ha valutato positivamente l’esperienza passata e ha valutato di rinnovare il protocollo per il prossimo triennio. L’idea è piaciuta molto all’Amministrazione comunale, sensibile al tema della sicurezza e al coinvolgimento attivo della popolazione.
Nella convenzione, al di là della libera iniziativa dei gruppi del Controllo del Vicinato, si mette al centro di tutto la prefettura. Davanti al tutto figura infatti il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: qui il compito di elaborare le strategie per il controllo del territorio. Alle amministrazioni comunali il compito di fare una dettagliata mappatura delle aree in stato di abbandono e di incuria, o dove comunque si registrano particolari situazioni di degrado.
La convenzione stabilisce anche il ruolo del Controllo del Vicinato: innalzare gli standard di sicurezza delle comunità, fornendo un ulteriore contributo all’attività di prevenzione e di repressione attraverso la valorizzazione di forme di controllo sociale del territorio; incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa la situazione del territorio; favorire la coesione sociale delle comunità.