La benedizione con le mani, il ringraziamento alla folla che si è radunata sotto le finestre dell’ospedale Gemelli di Roma, il pollice alzato per dire che sì, va bene: così papa Francesco è tornato a mostrarsi ai fedeli domenica 23 marzo nel giorno in cui sono state programmate le sue dimissioni dopo il lungo ricovero.
Il pontefice è stato ricoverato quaranta giorni fa per una polmonite bilaterale che hanno fatto temere per la sua vita. Il rientro in Vaticano sarà a Santa Marta, l’edificio che ha eletto a sua casa, dove lo attendono un paio di mesi di convalescenza mantenendo le terapie che ha affrontato nelle ultime settimane.
Il saluto e la benedizione di papa Francesco dal Gemelli di Roma: un saluto al popolo in preghiera
“Sono passati 38 giorni da quel 14 febbraio, quando Papa Francesco aveva lasciato il Vaticano per essere ricoverato al Policlinico Gemelli – ha scritto su Vatican News Andrea Tornielli – Settimane complicate per un paziente di 88 anni colpito da una polmonite bilaterale: i bollettini medici non hanno taciuto la gravità della situazione, le crisi che ha attraversato, la complessità del quadro clinico. Ma i giorni trascorsi sono stati soprattutto accompagnati da un fiume di preghiere per la sua salute: preghiere personali, preghiere comunitarie, rosari, celebrazioni eucaristiche. Hanno pregato per Francesco non soltanto i cattolici, non soltanto i cristiani. Hanno pregato per il Papa anche donne e uomini appartenenti ad altre religioni. Gli hanno mandato pensieri buoni e auguri anche tante persone che non credono. È per tutto il popolo in preghiera che il breve saluto di oggi è stato voluto e pensato“.