Monza, case comunali: inquilini morosi sfrattati entro fine aprile

Dovranno lasciare entro la fine di aprile gli appartamenti i quattro inquilini sfrattati dal Comune di Monza per morosità colpevole.
Il municipio di Monza
Il municipio di Monza Fabrizio Radaelli

Dovranno lasciare entro la fine di aprile gli appartamenti in cui abitano da anni nelle vie Guardini, Salvadori e Silva i quattro inquilini sfrattati dal Comune di Monza per morosità colpevole: piazza Trento e Trieste ha avviato nei giorni scorsi le procedure per l’esecuzione dei provvedimenti.

Monza, case comunali: «Non è mai un successo, l’ultima tappa di un percorso»

«Quando si arriva a questo punto non è mai un successo – afferma l’assessora alle Politiche abitative Andreina Fumagallilo sfratto è, però, l’ultima tappa di un percorso che può durare anche un paio di anni e che riguarda solo chi rifiuta di ripianare il debito, rateizzandolo». Gli arretrati accumulati da quelli che vengono definiti grandi morosi ammontano a svariate migliaia di euro: «Noi – assicura l’assessora – non mettiamo in strada nessuno e cerchiamo, prima di tutto, di salvaguardare i minori, le persone con disabilità e gli anziani. Da tempo all’ufficio alloggi opera un’assistente sociale che cerca di aiutare le famiglie in difficoltà ad affrontare e superare i problemi: c’è, però, chi non si lascia consigliare» e, magari, ha altre abitazioni a disposizione fuori Monza.

Monza, case comunali: le procedure

Le procedure di sfratto vengono attivate dopo che gli inquilini ignorano ripetutamente le richieste di colloqui inviate dagli uffici nel tentativo di pianificare il rientro dai debiti: a quel punto viene spedito un pre avviso di decadenza dal diritto di occupare l’alloggio, seguito dal decreto di decadenza e dall’incarico all’avvocatura comunale di avviare l’iter per liberare l’appartamento. Ogni anno, in genere, il percorso arriva alla fine per non più di quattro famiglie: «Si tratta di una questione di giustizia – commenta la Fumagalli – anche nei confronti di quei nuclei, che nonostante le difficoltà, pagano regolarmente o accettano la rateizzazione di quanto dovuto».