Niente da fare per il Comune di Monza nella battaglia legale relativa al recupero dell’ex Macello iniziata oltre una decina di anni fa: la Cassazione ha confermato le sentenze del Tribunale di Monza e della Corte d’appello di Milano che hanno condannato l’ente a risarcire i danni alla società Hi Senses per la mancata realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area di 40.000 metri quadri. L’azienda ha aperto il contenzioso dopo che nel 2012 la giunta guidata da Roberto Scanagatti ha revocato la convenzione per la costruzione di una cittadella con spazi commerciali e dedicati al benessere approvata dall’amministrazione di Marco Mariani che pochi giorni prima del termine del suo mandato ha ampliato con l’inserimento di aree private il piano varato alcuni anni prima dall’esecutivo di Michele Faglia.
Monza, il vicesindaco Egidio Longoni sull’ex macello: “Ma ora potremo riqualificare l’area”
Piazza Trento e Trieste ha versato alla società un risarcimento di circa 2.300.000 euro nel 2017 dopo il pronunciamento della Corte d’Appello e ora dovrà sborsare circa 12.000 euro per le spese processuali mentre non è ancora arrivata davanti ai giudici la seconda causa intentata dalla società.
Il vicesindaco Egidio Longoni prova a cogliere il lato positivo della sentenza della Cassazione: «Ora tutto il comparto dell’ex Macello è di nostra proprietà – afferma – nel giro di un mese trascriveremo l’atto alla Conservatoria, poi potremo iniziare a progettare la riqualificazione dell’area, nel rispetto dei vincoli della Sovrintendenza».