Papa Francesco, il 27 ottobre giornata di preghiera e digiuno per la pace

Papa Francesco ha proclamato una nuova giornata di preghiera, digiuno e penitenza per chiedere il dono della pace: è il 27 ottobre.
Monza Messa Papa Francesco - foto Radaelli
Monza Messa Papa Francesco – foto Radaelli Fabrizio Radaelli

«La guerra cancella il futuro, tacciano le armi e si ascolti il grido di pace dei poveri, della gente, dei bambini». Con queste parole papa Francesco ha proclamato una nuova giornata di preghiera, digiuno e penitenza per chiedere il dono della pace soprattutto in Medioriente e in tutti gli altri teatri di guerra nel mondo. È stata indetta per venerdì 27 ottobre.

Un invito rivolto ai cristiani di tutto il mondo e ai fedeli di ogni confessione, «ai fratelli e le sorelle di varie confessioni cristiani – ha detto il pontefice – appartenenti ad altre religioni e quanti hanno a cuore la causa della pace». Un richiamo già accolto dalle comunità pastorali e parrocchiali anche nel nostro territorio, così come era stato per la giornata di digiuno e preghiera che si è svolta il 17 ottobre, promossa dal cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.

Papa Francesco: «Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata»

Una nuova giornata di preghiera e digiuno in risposta all’inasprirsi delle tensioni tra Israele e Palestine. «Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata – ha detto in Santo padre dopo l’udienza generale dello scorso mercoledì, all’indomani della strage all’ospedale di Gaza – si faccia per favore tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria».

Le parrocchie di Monza e della Brianza hanno proposto ai fedeli momenti di preghiera personale e adorazione davanti al Santissimo Sacramento per tutta la giornata di venerdì 27 ottobre.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.