Monza, manca la porta negli spogliatoi: le multe al Sanfru Basket le pagherà il Comune

Il Comune pagherà le due sanzioni comminate alla società Sanfru Basket a causa di una porta mancante in uno spogliatoio
Viviana Guidetti è assessore a Biblioteche, sport e manutenzione impianti sportivi
Viviana Guidetti è assessore a Biblioteche, sport e manutenzione impianti sportivi

Sarà il Comune di Monza a pagare le multe che la Federazione italiana pallacanestro ha inviato alla società sportiva Sanfru Basket a causa della mancanza di una porta. A denunciare l’ammenda era stato, sulla sua pagina social, Alessandro Flego, vicepresidente della società. Il problema è la mancanza di una porta che separi lo spogliatoio dedicato agli arbitri nella palestra della scuola Leonardo da Vinci, riservando una zona anche alle donne. «Da tre settimane avevamo chiesto al Comune di Monza di installare finalmente la porta nello spogliatoio degli arbitri, e non è stato mai fatto», aveva detto Flego. Il risultato sono state due multe per “inadeguate condizioni di decoro e igiene dello spogliatoio degli arbitri”: una da 55 euro e una seconda ammenda da 150 euro.

Monza, niente porta e multe, l’assessore: “Nostra inadempienza, paghiamo”

«Queste multe le pagherà l’amministrazione e verranno scorporate da quanto è dovuto dalla società Sanfru Basket perché si tratta di una inadempienza del Comune – ha spiegato l’assessore allo Sport, Viviana Guidetti, che però ha precisato -. Il problema della mancanza di questa porta si è manifestato solo ultimamente, perché si è presentata una donna ad arbitrare. Era un intervento già programmato ma che non sembrava urgente. Purtroppo i tempi della pubblica amministrazione non sono così snelli. Ho dato subito incarico agli uffici di procedere, ma anche la presenza del ponte di Tutti i santi ha rallentato le operazioni».

Monza, niente porta e multe, l’appunto: “Problema si sarebbe potuto risolvere senza polemiche”

Un problema che – stando a quanto dichiarato dallo stesso assessore – si sarebbe potuto risolvere in maniera più celere se all’installazione della nuova porta ci avesse pensato direttamente la società coinvolta. «Altre realtà sportive già fanno così. Si occupano di piccoli interventi riducendo sensibilmente i tempi, venendo poi risarciti dei costi. In questo modo si crea anche un rapporto più corretto tra amministrazione e società sportive. Basta parlarsi, senza sollevare subito polemiche».