«Cifer», mobilità monetizzataFinalmente trovata l’intesa

Seregno – La storia della «Ceramiche industriali Fer» di Seregno si concluderà oggi, dopo una giornata in cui agli ottantasei dipendenti è stato concesso un riposo retribuito. La vicenda che dall’inizio dell’anno ha visto al centro la ditta di via Pacini, da sei anni appartenente alla multinazionale tedesca Rauschert, approderà così all’epilogo dopo che nel pomeriggio di ieri è stato finalmente raggiunto un accordo per la determinazione del corrispettivo economico da riconoscere a coloro che intendano avvalersi della procedura per la messa in mobilità. Ora si tratterà di capire quanti si gioveranno di questa nuova opportunità tra chi, comunque, potrà godere di un periodo di cassa integrazione straordinaria per i prossimi due anni, successivo a quello di cassa integrazione ordinaria che era cominciato il 12 gennaio scorso.
Concluso questo capitolo, ora se ne sta per aprire uno differente, che vedrà sempre la multinazionale teutonica protagonista. La Rauschert manterrà infatti sul suolo locale un’unità di eccellenza, in cui sono state ricollocate una decina delle persone che altrimenti avrebbero rischiato di trovarsi al di fuori dell’universo occupazionale e che da lunedì comincerà la sua attività. Ricerca, sviluppo, assistenza tecnica e commerciale saranno gli ambiti operativi di cui la nuova realtà si occuperà. Per il momento, la sede sarà il sito di via Pacini utilizzato in questi anni, che pure appare sproporzionato alla bisogna, considerate le sue dimensioni. Proprio per questo, è già stata comunicata la disdetta del contratto di affitto alla titolarità dell’impianto, di cui così si potrà usufruire soltanto fino al prossimo mese di ottobre. Nel frattempo, verrà cercata un?alternativa più rispondente alle attuali necessità.
P.Col.