Giornata mondiale contro l’AidsA Monza un nuovo ambulatorio

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Monza – Un ambulatorio ad hoc per la diagnosi e la gestione delle complicanze legate al trattamento antiretrovirale nei pazienti malati di Aids: è la novità inaugurata presso il Reparto di Malattie Infettive del San Gerardo di Monza diretto dal dottor Andrea Gori. L’ambulatorio, chiamato Merlot (Metabolismo, endocrinopatie, rene, lipodistrofia, osso, tossicità) è diretto dal dottor Nicola Squillace, che ha maturato una solida esperienza in questo campo presso la Clinica Metabolica del Policlinico di Modena e che da circa un anno è responsabile della gestione della tossicità farmacologia nei pazienti affetti da Aids che si rivolgono al reparto monzese.

“Questo ambulatorio è un’esperienza che pochi centri in Italia hanno sviluppato – ha spiegato il dottor Squillace – Gli è stato dato questo nome nel tentativo di sintetizzare le principali malattie gestite in quei pazienti che presentano complicanze a causa del trattamento antiretrovirale. Un ambulatorio pensato anche in prospettiva futura, per quei malati che si sottoporranno a questo tipo di terapie”. Infatti, malgrado negli ultimi anni la speranza di vita nelle persone sieropositive sia notevolmente aumentata grazie all’avvento di queste nuove terapie altamente efficaci, si riscontrano diversi effetti collaterali legati a questo trattamento.

“L’attenzione alla qualità della vita dei nostri pazienti è uno degli aspetti fondamentali da salvaguardare – ha aggiunto Squillace – L’obiettivo del nostro ambulatorio è prevenire la tossicità e trattare le problematiche maggiori avvalendosi di competenze specialistiche”. Presso l’ambulatorio Merlot vengono trattate displasia grave, iperglicemia a digiuno, sindrome metabolica statosi epatica non alcolica, cardiopatia ischemica (o precedenti eventi cardiovascolari maggiori), microalbuminuria, insufficienza renale lieve, lipodistrofia, osteopenia/osteoporosi e neuropatia periferica.

“Nell’ambulatorio sarà riservata un’attenzione particolare anche al trattamento del rischio cardiovascolare nei pazienti malati di Aids – ha aggiunto Squillace – Questo è uno dei temi oggi più dibattuti nell’ambito della gestione della tossicità derivante dalla terapia antiretrovirale”. Sono circa un migliaio le persone sieropositive residenti nel territorio di Monza e Brianza, con un’importante percentuale di nuovi casi in persone che hanno meno di 30 anni.
(Apcom)