Vimercate, Bames non miglioraLavoratori sul piede di guerra

Nulla di fatto al tavolo del ministero del lavoro per il rilancio dell'ex Celestica, verso una nuova mobilitazione. La proprietà si prepara a chiedere l'allargamento della cassa integrazione. Scarse prospettive dal piano Sofit.
Vimercate, Bames non miglioraLavoratori sul piede di guerra

Vimercate – I lavoratori di Bames e Sem sono pronti alla mobilitazione. Nell’assemblea convocata per mercoledì prossimo, 6 aprile, decideranno quali forme di lotta intraprendere per denunciare, ancora una volta, che il processo di reindustrializzazione è fermo al palo e che il gruppo Bartolini, proprietario dell’area ex Celestica, da solo non è in grado di garantire futuro a produzione e occupazione. Dalle rsu si leva con forza la richiesta che la proprietà attuale si prepari ad andarsene e a lasciare il campo all’insediamento di soggetti industriali credibili. L’incontro di mercoledì al Ministero dello Sviluppo economico, tra azienda, sindacati e istituzioni, non ha fatto che confermare e aggravare le preoccupazioni, mentre lo studio presentato da Sofit, su incarico dell’agenzia regionale, ha ribadito lo stato di paralisi dell’area, le potenzialità residue e l’uso continuato degli ammortizzatori sociali. Bames intanto ha annunciato l’intenzione di ampliare la capienza della cassa integrazione straordinaria dalle trecento attuali a quattrocento unità, a causa della prevista dismissione di alcune commesse Ibm e Radvision nei prossimi mesi.

“Abbiamo dichiarato la nostra contrarietà, innanzitutto sui numeri, ma il dato tecnico è addirittura superato da un problema politico strutturale e davvero indifferibile –ha detto Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl Monza Brianza- Il problema vero è che l’azienda è in piena paralisi, che ritardi si accumulano sui progetti industriali, che investimenti non ce ne sono e che, in compenso, di mese in mese si perdono pezzi di produzione e il sito si svuota inesorabilmente. Abbiamo ribadito che se Bartolini vuole fare qualcosa, non può pensare di farlo senza stanziare una lira. Non si dimentichi, infine, che all’orizzonte rimane sempre il rischio di speculazione edilizia, tema che abbiamo nuovamente sottoposto anche in sede ministeriale”.

Per i sindacati emerge comunque un dato positivo dall’incontro di mercoledì, l’interessamento da parte del Ministero che “ha chiesto all’azienda maggiore concretezza in merito ai diversi progetti presentati in questi anni, di fatto non realizzati –specifica il comunicato diramato da rsu e sindacati- Al termine dell’incontro si è definito un percorso che prevede un incontro specifico tra le istituzioni a tutti i livelli, Ministero, Regione, Provincia, Comune, da tenersi entro Pasqua con l’obbiettivo di individuare possibili soluzioni e percorsi, compresa la possibilità di definire un contratto di programma relativo sia all’area ex Celestica che all’insieme del territorio”.
Anna Prada