“La possibilità di ottenere un risarcimento per i danni subìti a causa dei disservizi di Trenord è momentaneamente sfumata per centinaia di pendolari “–dichiara il Coordinatore regionale Codici Lombardia, Davide Zanon.
Il giudice della decima sezione riconosce l’inadempimento da parte di Trenord rispetto agli obblighi assunti col contratto di trasporto. Ritiene però che non vi sia l’omogeneità delle conseguenze subìte dagli utenti del mancato servizio, rigettando la class action contro l’azienda promossa da Codici ed altre associazioni.
Per i centinaia di pendolari che usufruiscono del servizio ferroviario di Trenord questa è una decisione inaccettabile. In particolare i risarcimenti riguardavano la settimana fra il 9 e il 15 dicembre 2012. In questi 7 giorni i viaggiatori hanno subìto più che mai le inefficienze di un servizio che fa acqua: ritardi, soppressioni, attese estenuanti al freddo, viaggi in piedi dei pendolari stipati nei vagoni come sardine, conseguenti ritardi al lavoro e rientri a casa anche 3 ore dopo l’orario consueto. Altroconsumo, Codici e le altre sigle di tutela dei consumatori hanno annunciato che non si fermeranno qui e andranno in appello per poter avere il risarcimento chiesto da oltre 15mila utenti.