Maltempo, un lago d’acqua sulla Provinciale tra Usmate e Arcore: strada chiusa al traffico

Un vero e proprio lago d’acqua che ha reso la circolazione impossibile lungo la Sp 177 tra Arcore e Usmate colpita violentemente dal nubifragio di domenica mattina. A Monza allagate le cantine delle case di via Filzi.
Un lago lungo la Sp 177 tra Arcore e Usmate, chiusa al traffico
Un lago lungo la Sp 177 tra Arcore e Usmate, chiusa al traffico Gabriele Galbiati

Un vero e proprio lago d’acqua che ha reso la circolazione impossibile lungo la Sp 177 tra Arcore e Usmate colpita violentemente dal nubifragio di domenica mattina: il tratto prima dell’imbocco della tangenziale è stato temporaneamente chiuso al traffico. Così come, sempre sulla medesima direttrice, è stato inibito alla circolazione il tratto compreso tra il cimitero di Bernareggio e il semaforo di via Milano di Aicurzio, che era stato riaperto alle auto solo due settimane fa, a causa della formazione di un profondo (e pericoloso) avvallamento.

A Monza, via Filzi di nuovo a mollo. Una domenica d’estate da dimenticare per i residenti del complesso comunale che affaccia proprio sul Lambro. Il violento temporale di domenica mattina ha fatto finire le loro cantine sott’acqua. Ormai è da anni che i residenti chiedono al Comune rapidi interventi per la messa in sicurezza degli argini.

Ad ogni forte acquazzone le loro cantine si allagano. Domenica alcuni inquilini sono subito scesi e con le pompe – che in occasione dell’ultima esondazione avevano acquistato di tasca propria – hanno iniziato ad aspirare l’acqua che ha raggiunto circa 6 centimetri.

«Abbiamo evitato il peggio perché ero a casa – spiega il condomino intervento immediatamente insieme ad alcuni vicini – Ho azionato in tempo la pompa. Il Lambro ora si è abbassato, ma il problema sussiste. Le pompe stanno ancora lavorando. È venuto anche un referente della protezione civile a comunicarci che questa sera sarà ancora allerta. Non ne possiamo più. La Regione ha investito soldi per la sicurezza degli argini ma qui da noi il Comune non ha speso un euro». Gli inquilini sono ancora al lavoro e con gli occhi fissi al cielo. «L’acqua continua a filtrare dall’area dietro alla statua della Madonnina , all’interno del nostro cortile, che è a mollo».