La terza volta di Monza visionaria: ecco il programma del festival

Spazio per i bambini anche piccolissimi, Bertallot che presta la voce alle visite visionarie in Villa reale, i notturni al roseto, il coro più grande del mondo e molto altro. Arriva la terza edizione di Monza Visionaria.
Un’immagine della prima edizione del festival Monza Visionaria
Un’immagine della prima edizione del festival Monza Visionaria Fabrizio Radaelli

“Cori, cantori e amanti del canto scaldate le ugole e accendete Monza e la Brianza con le vostre voci. ​Diventate protagonisti di un sensazionale evento collettivo che mette il canto corale e la musica al centro della città…”: eccolo uno dei momenti centrali della terza edizione di Monza Visionaria, il festival di arte e musica di primavera promosso da Confindustria Monza e Brianza insieme al comune e in collaborazione con la Reggia (e il Cittadino come media partner).

L’appuntamento è per sabato 30 maggio nel centro di Monza, un’iniziativa aperta a chiunque (singoli, cori, formazioni vocali) per una street parade che confluirà in piazza del duomo per una improvvisazione “ guidata dal più sensazionale trio vocale al mondo: i Webe3”. Le iscrizioni sono già aperte sul sito monzavisionaria.it ma il programma del festival (che l’anno scorso è stato vissuto da 6mila persone) è cresciuto e occupa più di una settimana, dal 23 maggio al 31. La produzione è ancora quella altrettanto visionaria dell’associazione Musicamorfosi, che per il 2015 ha ideato un programma che include spiritual musica, i “Notturni” al roseto della Villa reale, seminari, visite visionarie, social music, iniziative fuori città e un calendario di appuntamenti pensato per bambini e famiglie.

Un festival «nato tre anni fa in un momento di grande frustrazione del tessuto economico anche in Brianza – ricorda Massimo Manelli, direttore di Confindustria, che ha pianificato il progetto con Laura Cesana – Cosa fare? Ci siamo chiesti. Ripartiamo dalla cultura, è stata la risposta. Perché tutto parte da lì». Quest’anno il festival ha trovato sponsor nelle piccole imprese (come Redaelli costruzioni, Alcar, Mgb, Meregalli impianti termotecnici) oltre a Madre Bio, Tearose, Acsm Agam e il sostegno di Fondazione Monza e Brianza, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e banca Popolare di Bergamo. «Un grande festival che parte dall’idea che è possibile cambiare il tessuto sociale e il territorio dicendo ai cittadini che la città è nostra – ha aggiunto Saul Beretta, direttore artistico di Musicamorfosi – In un periodo di disgregazione sociale, abbiamo immaginato la città in cui il fattore fondamentale sono le relazioni di chi la abita. E il mezzo per farle vivere musica e arte».

Mentre parte il conto alla rovescia – dieci giorni a un’apertura fatta di Notturni al roseto e visite visionarie con la voce di Alessio Bertallot («il filosofo dei dj italiani») nell’avancorte della Villa reale, si può partire dal programma dedicato a bambini e famiglie, anzi “Kids & family”. Il 23 e il 24 nella sal convegni della reggia due appuntamenti con la social dance sia per bambini fra 3 e 6 anni sia per i piccolissimi da 0 a 3 anni (un piccolo percorso performativo e di scoperta per creare l’incanto con la musica e l’uso del corpo insieme ai propri piccoli) ideato da Marcella Fanzaga con Roberto Zanisi corde e percussioni o con Nadio Marenco alla fisarmonica. In entrambe le date “Play”, il gioco adottato anche da Unesco in cui si gioca solo se si collabora con qualcun altro (0-12 anni). Il 24 dalle 15.30 “ Tutti cantano I love you” al teatrino organizzato dalla trasmissione Crapapelata di Radio Popolare di Milano con Daniela Bastianoni. Fiabe e musica con TuDip ensemble, Arsene Duevi e Debora Mancini e la partecipazione straordinaria di Roberto Piumini. Tutti gli eventi sono gratuiti fino a esaurimento posti.