Monza: il sindaco a Palazzo Chigi per il Gp d’Italia, due emendamenti per l’autodromo

L’Editoriale - VIDEO «Perché non firmo la petizione della Lega» Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti ha incontrato Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ordine del giorno: il futuro dell’autodromo di Monza e del Gp d’Italia. Intanto riflettori su due emendamenti al decreto sugli Enti locali.
L’incontro a Palazzo Chigi tra Roberto Scanagatti, Luca Lotti e Roberto Rampi sul Gp d’Italia
L’incontro a Palazzo Chigi tra Roberto Scanagatti, Luca Lotti e Roberto Rampi sul Gp d’Italia Redazione online

Dopo il consiglio comunale di lunedì, quando la Lega aveva portato in aula la petizione per salvare il Gp d’Italia e lui non l’aveva firmata, aveva commentato che l’unica firma importante era quella sulla conferma del Gp d’Italia anche oltre il 2016.
Mercoledì, il sindaco di Monza Roberto Scanagatti ha incontrato Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. A Palazzo Chigi c’era anche il deputato vimercatese Roberto Rampi, promotore dell’incontro.


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«Un colloquio molto positivo e utile – ha commentato il sindaco Scanagatti – Il Governo è con noi nel voler affrontare con serietà e determinazione il futuro del GP di F1 a Monza, un evento sportivo che è patrimonio dell’Italia intera. Il sottosegretario ha anche confermato l’appoggio dell’esecutivo alle iniziative parlamentari in atto per favorire investimenti pubblici finalizzati alla valorizzazione del Parco monumentale recintato più grande d’Europa e per l’ammodernamento dell’Autodromo nazionale».

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Intanto sul piatto ci sono due emendamenti al decreto sugli Enti locali che potrebbero contribuire a reperire le risorse per salvare il Gran premio di Formula 1. Sono quelli presentati venerdì scorso da una composizione bipartisan composta, tra gli altri, dai senatori forzisti Andrea Mandelli (primo firmatario) e Paolo Romani, oltre che da Lucrezia Ricchiuti, del Pd. Fronte compatto, insomma, per il bene dell’autodromo. Cercando di districare una matassa che con i precedenti tentativi (Legge di Stabilità, decreto Milleproroghe, decreto su Banche popolari e Def) non era stata sbrogliata. Ora gli emendamenti provano due differenti strade per ottenere il medesimo risultato: sbloccare i 20 milioni di investimento regionale. Da coprire ci sono gli 8 milioni di euro che rappresentano i costi fiscali dell’ingresso di Regione Lombardia nella proprietà del Parco e dell’autodromo. Gli emendamenti, finalizzati a favorire gli investimenti della Regione, prevedono la variazione della proprietà stessa dell’area a titolo non oneroso.