Calcio, serie D: il Seregno riparte da un pareggio (e dal ds nuovo o confermato)

VIDEO Partita - Nuova proprietà - L’esperienza di Carmine Castella come presidente del Seregno è cominciata con un pareggio. Al Ferruccio, opposti in una formazione rimaneggiata alla Pro Patria, gli azzurri non sono andati oltre il 2-2, vanificando nel finale quanto di buono avevano costruito fin lì. Società al lavoro per il direttore sportivo: Eros Pogliani o Emanuele Riboldi?
Calcio, serie D: l'esultanza del Seregno dopo il gol del provvisorio 2-1 di Fabio Cardinio
Calcio, serie D: l’esultanza del Seregno dopo il gol del provvisorio 2-1 di Fabio Cardinio Paolo Colzani

L’esperienza di Carmine Castella come presidente del Seregno è cominciata con un pareggio. Al Ferruccio, opposti in una formazione rimaneggiata alla Pro Patria , a causa delle assenze di Ivan Merli Sala e Giovanni Scampini ed alle condizioni fisiche non perfette di Andrea Moretto, inizialmente in panchina, gli azzurri non sono andati oltre il 2-2, vanificando nel finale quanto di buono avevano costruito fin lì.
La gara è stata inaugurata dall’acuto di Riccardo Capogna, a segno dopo appena 4’ in coda ad un bella combinazione tra Fabio Cardinio e Salvatore Lillo. Nella ripresa, al 2’, un potente rasoterra dal limite ha permesso a Roberto Cappai di impattare. Al 18’ l’arbitro Gabriele Scatena di Avezzano ha ammonito per simulazione Fabio Cardinio, caduto nell’area ospite a contatto con Pablo Garbini, in un’azione in cui i locali avrebbero voluto il rigore. Tempo 6’ e l’ex lecchese ha saldato il debito con la buona sorte, trovando su una sua botta dal limite la deviazione amica di Donato Disabato, che ha incenerito Andrea Monzani. Al 37’, però, Elia Bortoluz in mischia ha fissato il definitivo 2-2. Nel recupero, prima Fabio Cardinio è stato cacciato per somma di cartellini gialli, poi sono stati i biancoblù a domandare invano la massima punizione per un’entrata di Fabio Cusaro su Roberto Cappai, apparsa comunque regolare.

Negli spogliatoi, a tenere banco è stato il passaggio di proprietà della società azzurra tra Paolo Di Nunno e Carmine Castella, che sarà formalizzato lunedì. Il neo presidente si è espresso sulle voci di un possibile ritorno come direttore sportivo di Eros Pogliani, oggi al Ciserano, affermando che «non abbiamo ancora avuto modo di pensarci e non abbiamo contattato nessuno. Al momento giusto, saprete chi avremo scelto».

Sembra al contrario più concreta la possibilità di una permanenza del direttore generale uscente Emanuele Riboldi, dato per partente, che ha visto la gara in tribuna al fianco di Castella. L’interessato ha commentato: «A Seregno mi ha portato Paolo Di Nunno e sarebbe giusto che me ne andassi con lui. La nuova proprietà mi ha tuttavia chiesto di rimanere e per questo sto riflettendo».

Seregno-Pro Patria 2-2

Marcatori: 4’ pt Capogna (S); 2’ st Cappai (P), 24’ Cardinio (S), 37’ Bortoluz (P).

Seregno: Bardaro: Ronchi, Cusaro, Terminello, Arca; Romano (33’ st Moretto), Rondinelli (16’ st Corbo), Romeo (5’ st Szekely); Lillo, Capogna, Cardinio. A disp.: Aiolfi, Kouadio, Arduini, Jeda, Kondogbia e Garcia. All.: Andreoletti.

Pro Patria: Monzani; Angioletti, Garbini (26’ st Gherardi), Ferraro; Piras, Pedone, Disabato (37’ st Mauri), Arrigoni, Colombo; Santana (30’ pt Cappai), Bortoluz. A disp.: Gionta, Triveri, Tondini, Scuderi, Scanu e Casiraghi. All.: Bonazzi.

Arbitro: Scatena di Avezzano.

Note: ammoniti Romeo (S), Disabato (P) e Cappai (P); espulso Cardinio (S) al 45’ st per somma di ammonizioni. Calci d’angolo: 6-3 per la Pro Patria. Recuperi: 2’ pt, 3’ st.