«Il mio primo libro di fotografia è stato stampato a Milano, grazie a Mondadori, quarant’anni fa, nel 1977: in cinque lingue, dedicato al Sahara. Mi chiamavano il boy photographer. Dopo tanto tempo sono ancora un fotografo e devo molto a quel libro, con cui è partita la mia carriera. Ed è per questo che torno sempre con piacere qui». Ferma cortesemente tutti in conferenza stampa, il giapponese Kazuyoshi Nomachi , come se volesse avere la certezza che il suo affetto per questa fetta d’Italia non passasse sotto silenzio: poi, con lui, al Serrone della Villa reale di Monza dove apre il 30 maggio la grande retrospettiva “Le vie dell’anima”, duecento scatti di uno degli autori più importanti nel mondo del fotoreportage.
Secondo appuntamento con la fotografia internazionale dopo il successo di Steve McCurry, la mostra è allestita in un Serrone ancora una volta reinventato con un lungo e non pesante taglio orizzontale «che permette forse per la prima volta di godere dei suoi spazi integralmente» (Peter Bottazzi), dopo l’esperimento della mostra su de Chirico. Sette sezioni corrispondenti ad altrettanti angoli del mondo: Sahara e Nilo, Etiopia, Islam, Gange e Tibet, Ande. A organizzare la mostra con il Consorzio Villa reale c’è Civita, la società già presente alla reggia grazie alla società Cultura domani creata insieme al concessionario della Villa reale, Italiana costruzioni. Proprio Civita nel 2013 aveva curato a Roma la prima mostra occidentale del fotografo giapponese, di cui quella monzese è una nuova edizione anche negli allestimenti.
Al centro della ricerca dell’intera vita professionale di Nomachi, il sacro e le religioni, nei suoi rituali e nelle forme collettive, come le folle in preghiera attorno alla Mecca o i pellegrinaggi tibetani, i rituali berberi e le cerimonie indiane – si legge nella presentazione della retrospettiva – . La mostra monzese «ricostruisce il viaggio di una vita attraverso la sacralità dell’esistenza nella vita quotidiana, un’esperienza vissuta dall’artista in terre tra loro lontanissime, ma accumunate da quella spiritualità che dà un ritmo e un senso alle più dure condizioni. Una spiritualità che solo Nomachi sa cogliere in paesaggi di unica e straordinaria bellezza, dove i ritratti e le figure umane assumono una dignità assoluta e si fondono con il contesto in composizioni quasi pittoriche, dominate da una luce abbagliante, reale e trascendentale al tempo stesso».
Nomachi. Le vie dell’ anima
Reggia di Monza – Serrone della Villa reale
Viale Brianza, Monza
30 maggio – 8 novembre 2015
Orari
Dal martedì alla domenica, ore 10 – 19
Venerdì: ore 10 – 22
Lunedì chiuso.
Apertura straordinaria lunedì primo giugno, ore 10 – 19
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti
Intero € 10
Ridotto € 8 per gruppi di almeno 15 persone, possessori del biglietto della Villa Reale, insegnanti e apposite convenzioni
Ridotto speciale € 5 per scuole e minori di 18 anni
Gratuito per minori di 6 anni, disabili e accompagnatore, tesserati ICOM, giornalisti con tesserino, guide turistiche, due insegnanti per scolaresca, 1 accompagnatore per gruppo di adulti
Visite guidate
Su prenotazione, per gruppi di massimo 25 persone
100 € per gruppi
70 € per scuole
120 € in lingua straniera
Prenotazioni
1,5 € a persona
1 € a studente per le scuole
Informazioni e prenotazioni
mostranomachi.eu
reggiadimonza.it
tel. 199 15 11 40 dall’estero 02 89 09 69 42
Attivo lunedì-venerdì, ore 9-18. Sabato, ore 9-12.
Non attivo domenica e festivi.