Tra un anno la facciata del duomo di Monza scomparirà

Il motivo? Partiranno i lavori di restauro attesi da tempo, da quando i marmi hanno dimostrato qualche cedimento. Insomma: la facciata del duomo di Monza scomparirà per le impalcature. Una parte di fondi dalla Regione.
Tra un anno la facciata del duomo di Monza scomparirà

Si può iniziare. È l’arciprete emerito, monsignor Dino Gariboldi a dare l’annuncio ai parrocchiani del duomo e alla città. I tanto attesi, e continuamente rimandati, lavori di restauro della facciata della basilica potrebbero iniziare già il prossimo autunno. A dare nuovo impulso all’indispensabile raccolta fondi, avviata già due anni fa, è stata l’assegnazione al duomo di Monza di un importante fondo regionale, destinato ai soggetti che operano in campo culturale. Una boccata d’ossigeno per la basilica, che nei mesi scorsi aveva presentato domanda di assegnazione al duomo del contributo sul Fondo di rotazione 2013, erogato dalla Regione. Si tratta di una somma importante: 346.000 euro, suddivisi in due differenti contributi, un finanziamento a fondo perso di 86.649 euro e un contributo a rimborso che verrà restituito in quindici anni, pari a 259.948 euro. «Con queste cifre è lecito pensare che presto potranno partire i lavori di restauro», ha commentato monsignor Gariboldi.

Il cantiere dovrebbe prendere il via il prossimo autunno, preservando quindi l’aspetto esterno della chiesa durante i mesi dell’Expo, che porteranno turisti e visitatori anche nella nostra città. «Il prossimo autunno potrà essere innalzata un’impalcatura totale sulla facciata – continua don Dino che da subito si è speso per avviare la raccolta fondi per dare il via al restauro -. Questo permetterà di verificare da vicino i danni da curare e individuare così il metodo di intervento più idoneo».

Solo dopo un’attenta analisi l’impresa chiamata a seguire i lavori presenterà alla Fabbrica del duomo un preventivo definitivo e verosimile, con la cifra totale per i lavori di intervento conservativo della facciata che, da una prima indagine, potrebbero aggirarsi intorno ai 700.000 euro. «Questa fase di indagine durerà qualche mese – aggiunge l’arciprete emerito – e sarà comunque sottoposta all’approvazione finale della Sopraintendenza, oltre che alla verifica della Commissione affari economici del duomo che dovrà assicurare la copertura economica».

Continua intanto la raccolta delle offerte donate dai parrocchiani e dai monzesi. In occasione del quarantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di monsignor Silvano Provasi, sono stati donati 22.000 euro proprio da destinare al restauro della facciata. «In questi ultimi mesi, durante i quali è diminuito l’afflusso di offerte per la facciata, si è però conservato con costante fedeltà il piccolo rigagnolo della cassetta per i restauri sempre presente all’ingresso del duomo – continua don Gariboldi – nella quale tutte le settimane una mano generosa lascia un dono uguale. È un gesto significativo, che merita la gratitudine del duomo, e aspetta di essere imitato».