«Mi serve una 500 rossa»: 53 secondi per rubarla, ecco come

Occorreva meno di un minuto ai due ladri d’auto agratesi arrestati venerdì dai carabinieri a rubare le auto “ordinate” da meccanici compiacenti: 24 arresti, molti in Brianza. Coinvolte attività di Monza, Usmate, Desio e Agrate Brianza.
Sulla sinistra, nel filmato girato dai carabinieri, uno dei due ladri che apre la portiera di una Fiat 500 posteggiata
Sulla sinistra, nel filmato girato dai carabinieri, uno dei due ladri che apre la portiera di una Fiat 500 posteggiata

Cinquantratrè secondi: tanto, anzi, poco, pochissimo ci mettevano i due ladri agratesi arrestati venerdì all’alba dai carabinieri della Compagnia di Vimercate guidati dal capitano Marco D’Aleo a rubare una Fiat 500. Gli sono stati contestati 40 furti di utilitarie: 500, ma anche Punto e Panda. Furti commissionati da meccanici, carrozzieri e rottamatori, molti brianzoli, che “ordinavano” la vettura da rubare, compreso il colore e l’alimentazione.

La modalità del furto era rodata: con uno spadino forzavano la portiera dell’auto prescelta, aprivano il cofano motore e sostituivano la centralina elettronica con un’altra, dotata di chiave universale con la quale potevano avviare l’auto. In un caso, quando il sistema non ha funzionato, non si sono persi d’animo e hanno rubato comunque la vettura utilizzando un carro attrezzi.

Per ogni auto rubata i due ladri ricevevano dai meccanici e rottamai coinvolti dagli 800 ai 1200 euro. Ma erano in grado anche di fornire direttamente anche un solo pezzo di ricambio per il quale incassavano mediamente il 50 per cento del valore di listino, pezzo che veniva poi spacciato al cliente come nuovo. La fornitura avveniva dopo aver “cannibalizzato” le auto i cui “scheletri” venivano poi gettati in campi incolti della periferia milanese. Secondo una stima dei carabinieri, l’attività illecita sarebbe stata in corso da almeno 5 anni con circa 4.000 auto rubate per un giro di affari da 1 milione e mezzo di euro.

Complessivamente 24 – 23 italiani e un albanese – i soggetti colpiti da misura cautelare nell’ambito della operazione denominata “Crash Car” effettuata dai carabinieri della stazione di Agrate e del nucleo operativo della Compagnia di Vimercate coordinati dal pm della procura di Monza, Alessandro Pepè. Furto, ricettazione e riciclaggio i reati contestati, senza associazione a delinquere.

Agrate Brianza, Usmate, Desio, Monza, Cambiago e Cornate le residenze o attività dei 24 arrestati, raggiunti attraverso attività di indagine tradizionale, durata in tutto tre mesi, con intercettazioni, pedinamenti e osservazioni che hanno permesso di scoprire i “centri di riciclaggio” delle auto in 8 province della Lombardia, ma persino in Spagna e Marocco.