La Milano-Meda dopo Pedemontana, la Provincia: «Le code continuano a crescere»

Le code si allungano e rallentano sulla Milano-Meda: gli effetti dell’apertura della tratta B1 di Pedemontanta non si sono fatti attendere. Come da anni denunciavano gli amministratori locali la confluenza dell’autostrada con l’arteria non potenziata starebbe mandando in tilt la viabilità locale.
Traffico sulla Milano-Meda
Traffico sulla Milano-Meda Redazione online

Le code si allungano e rallentano sulla Milano-Meda: gli effetti dell’apertura della tratta B1 di Pedemontanta non si sono fatti attendere. Come da anni denunciavano gli amministratori locali la confluenza dell’autostrada con l’arteria non potenziata starebbe mandando in tilt la viabilità locale. La dimostrazione arriva dai rilevamenti, empirici come precisa il presidente della Provincia Gigi Ponti, effettuati da Antonio Infosini, il direttore del settore Traffico che quasi ogni giorno ha ripreso con lo smartphone le auto in coda tra le 7.57 e le 9.05.

VIDEO: Pedemontana, autostrada deserta

1020906

La differenza tra il 28 ottobre, prima della inaugurazione della B1, e i giorni successivi è evidente: fino a inizio novembre le code verso Milano si formavano a Cesano Maderno, ora cominciano a Seveso e nei giorni più critici arrivano fino a Meda. Per gli automobilisti significa rimanere bloccati per almeno due chilometri in più: per questo chi può scappa dalla superstrada cercando sbocchi alternativi nei centri abitati. Pedemontana, oltretutto, sta causando ingorghi anche nella direzione opposta, a partire dalle 17.

«Quando – commenta Ponti – denunciavamo questo pericolo non eravamo gufi. Ricevo quotidianamente le proteste dei pendolari: pochi giorni fa uno di loro ha impiegato 35 minuti per percorrere il chilometro tra Binzago e l’uscita di Bovisio Masciago».

Il peggio, prosegue, deve ancora venire, portato dal cattivo tempo. «È fondamentale – afferma il presidente – che Regione e Pedemontana effettuino le opere di compensazione e quelle connesse all’autostrada» tra cui alcune rotatorie e la riqualificazione di via Vignazzola, a Meda.

I comuni, oltretutto, non hanno ancora ricevuto i 60 milioni di euro promessi per migliorare la circolazione locale. Nei prossimi giorni, intanto, dovrebbe essere presentato al Tribunale il ricorso per inadempienze contro Pedemontana firmato dai sindaci delle sei città lungo la B2.