La Academy di Paderno Dugnano chiude: 30 lavoratori (e 400 studenti) a spasso

Il Centro di formazione professionale Academy Center chiuderà i battenti il 31luglio: avviata la procedura di licenziamento per trenta lavoratori. Il centro, che offre corsi nel settore benessere ed estetica, è frequentato da 400 allievi
L’Academy Center di Paderno Dugnano
L’Academy Center di Paderno Dugnano

Il Centro di formazione professionale Academy Center di Paderno Dugnano chiuderà i battenti il 31luglio. Il 30 aprile ha avviato la procedura di licenziamento collettivo: coinvolti trenta lavoratori, di cui 27 a tempo indeterminato e 3 a tempo determinato con contratto in scadenza. Il centro offre corsi nel settore benessere ed estetica, è frequentato da circa 400 allievi di cui 150 in obbligo formativo, che usufruiscono delle doti regionali.

I sindacati, rappresentati da Mirco Scaccabarozzi,segretario generale Cisl scuola Monza e Brianza, Tiziana Gerosa, coordinatore regionale settore formazione professionale Cisl, Giovanni De Benedictis, segretario generale scuola Flc Cgil Monza e Brianza e Luisa Teruzzi, della segretaria provinciale di Milano Flc Cgil scuola, settore formazione professionale, sollecitano regione Lombardia nel farsi carico, il prima possibile della situazione, in particolare dei 150 studenti in obbligo formativo..

Come spiega Tiziana Gerosa: «Questi ragazzi a settembre che fine faranno? Dove e come potranno proseguire il loro percorso di studi visto che si tratta di minori che devono assolvere l’obbligo formativo. È la regione che ha potere decisionale sul sistema delle doti e quindi devono farsi carico di questi studenti e ridistribuirli sul territorio per consentire loro di concludere il percorso triennale scolastico presso altri centri accreditati e che eroghino lo stesso tipo di formazione nel settore benessere».

Il centro dichiara, con formale lettera:«Di non essere più nelle condizioni per poter sostenere i costi ordinari di gestione. Attualmente l’attività non può essere gestita in condizioni di economicità nonostante la politica di riduzione dei costi adottata negli ultimi anni».Da un’analisi dei sindacati, il centro di formazione non sarebbe più tra le sedi accreditate e quindi non avrebbe più diritto a finanziamenti pubblici.

I lavoratori sono tutti con contratto di formazione di natura privata e quindi, prosegue Luisa Teruzzi: «non godono di ammortizzatori sociali se non della Naspi, la nuova disoccupazione. A breve avremo un incontro con i responsabili della scuola per cercare insieme una soluzione. Auspichiamo un intervento tempestivo da parte di regione Lombardia per gli studenti che possano trovare una nuova scuola, possibilmente nell’area di Monza e Brianza visto che buona parte dell’utenza proviene da questo bacino. Mentre per i lavoratori i passaggi hanno tempi più lunghi, ma ne sono consapevoli, sono tutti in attesa».